Scoppio del carro a porte chiuse a Firenze

Carro

La domenica di Pasqua Firenze torna a festeggiare lo scoppio del carro. Lo scorso anno la manifestazione non ebbe luogo a causa della pandemia. Quest’anno si svolgerà ma a porte chiuse.

Nel rispetto delle norme anticovid saranno presenti solo le autorità, non ci saranno neanche giornalisti e operatori TV.

La cerimonia sarà comunque visibile tramite le foto che il comune di Firenze metterà a disposizione sul suo sito ufficiale.

Toscana TV potrà trasmettere in diretta la manifestazione a partire dalle 9 del mattino, essendosi aggiudicata il bando indetto dal comune. Il canale è il 18 del digitale terrestre.

Non si svolgerà neanche il corteo del Brindellone e tutta l’area intorno a Santa Maria del Fiore sarà interdetta dalle 7 di domenica mattina fino alla fine della cerimonia.

Avrà però luogo, come da tradizione, il sorteggio per l’abbinamento delle partite del torneo di San Giovanni. L’amministrazione comunale è infatti fiduciosa di poter permettere lo svolgimento delle partite del calcio storico in estate.

La storia

Quella dello scoppio del carro è una tradizione che si ripete da ben 9 secoli, e che ripercorre le gesta dei fiorentini alle crociate ed il loro ritorno in città nel 1101.

Storia narra che nel 1096, durante la prima crociata per riconquistare il Santo Sepolcro dall’invasione dei Saraceni, il fiorentino Pazzino dè Pazzi fu il primo ad entrare a Gerusalemme.

Alla guida di 2500 milizie fiorentine scaló le mura della città e piantò nel punto più alto il vessillo cristiano.

Per questo atto di coraggio Pazzino ricevette in dono da Goffredo di Buglione tre schegge di pietà silicia provenienti dal Santo Sepolcro.

Rientrato a Firenze Pazzino depose le pietre in un cofanetto nella chiesa di San Maria sopra porta.

Da lì cominciò la tradizione di distribuire ai fiorentini, il sabato di Pasqua, il sacro fuoco acceso proprio con le pietre del santo Sepolcro.

Nel 200 i Pazzi per mantenere viva la memoria dell’eroico antenato fecero costruire un carro riccamente addobbato che ogni Pasqua portava il fuoco acceso con le sacre pietre in giro per la città.

La cerimonia attuale (almeno fino a prima della pandemia) ricalca in maniera abbastanza fedele quella originale.
Cerimonia che richiama ogni anno centinaia di turisti, e che quest’anno si svolgerà in solitaria, in una Firenze deserta che però sogna di poter tornare presto all’antico splendore.

 

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