Il Conte Dpcm attraversa il lungo corridoio del palazzo reale fasciato in un impeccabile completo blu. Godere dei suoi affascinanti tratti somatici non ci è concesso, il covid reclama la mascherina. Dobbiamo ricordarlo guardando le foto ante pandemia. Anche questa è una privazione dura da sopportare, ma necessaria.
Oggi è un gran giorno per il nostro Paese: il Visir d’Italia ci ha regalato un altro Decreto. E che Decreto. Ricco di nuove privazioni come non se ne vedevano da primavera. Ammettiamolo, ci era mancato tanto quel senso di schiavitù sadomasochista a cui ci aveva abituati durante il lockdown.
Bei tempi quelli. Un decreto a settimana. Le maglie sempre più strette. Un narcotizzante dolce senso di asfissia che solo il popolo italiano ha avuto il privilegio di sperimentare. Un bondage ministeriale che ha sapientemente immobilizzato 62 milioni di schiavi, limitandone le capacità sensoriali.
Stamattina le corde si sono tese di nuovo, la circolazione si è rallentata, ampie zone hanno mostrato lividi da ristagno ematico. Una Ball Gag ci tappa la bocca h24. Ovunque. Al chiuso ed in strada, in macchina e a casa. Sì, a casa.
Il nostro Padrone, con la sua voce nasale ovattata dalla mascherina del comando, ci suggerisce soavemente di tenere la Ball Gag anche dentro le mura domestiche. Un Master eccezionale, di raro sadismo.
Lo Stivale soffoca sotto il tallone di un avvocatuccio di periferia. Strana sorte per una Terra che fu gloriosa.
Mi raccomando, non dimenticate di indossare la mascherina nell’attimo in cui morirete di stenti da Dpcm.
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