SCANDALO EX COMUNALE E PROPOSTE LUPI DI TOSCANA COSA LE ACCOMUNA?
IL BENE PUBBLICO È UN PATRIMONIO CHE NON PUÒ ESSERE LASCIATO ALLA DISCREZIONE DI POLITICI E BUROCRATI
È apparsa in rete ieri un’intervista del sindaco Funaro sullo scandalo dell’ex edificio comunale, quello che ha ferito lo skyline fiorentino, ha lasciato più di un interrogativo.
Tirare in ballo la “collegialità” delle decisioni prese sull’area dei Lupi di Toscana, come unica difesa, è un argomento che regge poco.
Perché collegialità non significa chiudersi nelle stanze degli uffici o limitarsi alle commissioni comunali: significa coinvolgere davvero la popolazione, ascoltare i territori, aprire un dibattito che su questo progetto non c’è mai stato
Mentre si discute di housing e studentati, case popolari o di lusso, rimane una questione primaria che nessuno ha voluto affrontare con coraggio: l’ospedale di Torregalli. Una struttura ormai fuori parametri antisismici, datata, con reparti e spazi che non rispondono più alle esigenze della sanità contemporanea, soprattutto sul fronte della diagnostica avanzata e della medicina nucleare.
Eppure, invece di immaginare una soluzione organica, moderna e funzionale e banalmente più razionale che poteva avvicinare la struttura sanitaria alla tramvia di viale Nenni unico mezzo pubblico o quasi cittadino ( è bene rammentare la crisi di posti auto nelle ore di passo nei parcheggi e il traffico di via di Scandicci oltre all’ unico autobus il sei che ancora collega l’ ospedale al resto della città, ospedale che è bene rammentare serve la popolazione da SanFerdiano a Signa ) soluzione che poteva garantire come detto dal Sindaco un parcheggio da 850 posti, si è scelto , invece, di potenziare un pronto soccorso su un edificio obsoleto
L’area dei Lupi di Toscana rappresentava un’opportunità irripetibile. Vent’ettari di spazio, collegati ai mezzi pubblici, pronti per ospitare un nuovo grande ospedale metropolitano. Una struttura finanziabile magari non solo con fondi comunali o regionali, ma con il sostegno dei ministeri della sanità e delle infrastrutture, magari sfruttando le risorse del PNRR.
Una scelta che avrebbe messo al primo posto l’interesse sanitario, lasciando all’attuale sito di Torregalli, una volta liberato, la possibilità di ospitare housing, studentati e edilizia sociale
Invece ci ritroveremo con un ospedale inadeguato, lontano dalla tramvia e dai collegamenti più rapidi, e con un quartiere residenziale popolare costruito sopra l’area della caserma, in una zona che già oggi soffre di densità abitativa, servizi insufficienti e criticità sociali.
Si è persa l’occasione di guardare avanti, di immaginare un futuro diverso, e la difesa della “collegialità” suona come una foglia di fico dietro cui nascondere scelte calate dall’alto
In nome di una visione a breve termine si è rinunciato a una strategia metropolitana di lungo respiro. Firenze e Scandicci avrebbero meritato un confronto vero, aperto, democratico. Invece dovranno accontentarsi di decisioni prese altrove, di opportunità perdute e di un ospedale che resterà un compromesso, non una risposta ai bisogni reali della comunità.
Sperando che non si possano verificare sviste postume come nel caso dello Skyline dell’ ex Comunale
La prima svista la stiamo segnalando adesso, stiamo perdendo l’occasione di ammodernare, razionalizzare e rendere più adeguato uno degli ospedali più importanti della città e dell’ intera area metropolitana.
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