Salta il banco. Niente caffè

Consumazioni vietate negli esercizi al bancone

Banco

Niente consumazione al banco.

Una circolare del Ministero dell’Interno inviata alle Prefetture ha chiarito l’incertezza riguardante il consumo al bancone all’interno dei pubblici esercizi.

Nella nota dell’Interno si afferma che “rimane esclusa, relativamente agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande, la possibilità di consumazione al banco”.

Banco vince, banco perde.

Se si si tratta di banca invece vince sempre.

Perché quel caffè, amaro in questo caso, lo devi comunque pagare. Meglio se non in contanti, tanto vituperati.

Continua l’esodo della colazione

È una scena ricorrente fuori dai bar ormai. Tragicomica, surreale, deprimente.

La mattina continueremo a sentirci reietti prendendo il nostro caffè o cappuccino nel bicchiere di cartone.

E tutto saprà di cartone ovviamente, sarà amara anche la pasta che accompagnerà il nostro rito mattutino

Fuori dal bar, come fessi, in cerca di un posto dove appoggiarsi e posare il bicchierino.

Posti molto igienici, come marciapiedi o muretti dove poco prima chissà chi e cosa è passato, compiendo acrobazie per non sbrodolarsi o bruciarsi. Ingurgitando il cornetto senza alcuna passione e gusto.

Ci concederanno almeno mentre mangiamo e beviamo di abbassare la mascherina?

Pare di sì, ma non diamolo per scontato.

Potremmo impregnare la FFP2 dell’aroma e assaporarne piano piano il sapore nel corso della mattinata.

Magari incastrando la brioche negli elastici e addentandola mentre camminiamo.

Perché ‘stazionare’ è proibito, come a Borgo San Lorenzo.

Già, come si comporteranno nel Mugello?

Probabilmente faranno colazione mentre corrono.

Perché là ‘stazionare‘ nelle piazze è proibito.

Fate finta di correre, su le ginocchia saltellando sul posto. Con il caffè in mano.

La soluzione è sedersi al tavolino.

Ma chi ce l’ha il tempo la mattina di sedersi?

Quanti tavolini occorrono?

Quanta distanza tra uno e l’altro? Tra un colazionista ed un altro?

Il ritorno alla normalità è sempre più una chimera: c’è da scommettere che la gente starà a casa con la Bialetti e i biscotti.

Così un altro pezzo di quotidianità rimarrà un ricordo, la normalità si allontanerà sempre più. Posto che ritorni.

 

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