Sabato di proteste a Roma, smontiamo le balle della stampa globalista

Sabato di proteste a Roma, vi spieghiamo cosa è successo

Ieri nella Capitale si sono svolte tre distinte manifestazioni, è necessario smontare la narrazione della stampa globalista e del Partito Democratico, intenti a difendere il Governo a suon di bugie, come sempre del resto. Premesso che chiunque scelga di scendere in piazza è comunque più apprezzabile di chi va al mare o resta sul divano, alcune precisazioni sulla giornata di ieri sono d’obbligo.

LA PRIMA

La prima manifestazione, la più importante per contenuti e collocazione, è stata quella delle Mascherine tricolori, alla quale hanno partecipato alcuni esponenti di CasaPound. Autorizzata in Piazza Montecitorio, proprio sotto al Parlamento, ha visto la partecipazione di circa 500 persone. Si è regolarmente svolta senza complicazioni, al microfono sono intervenuti rappresentanti di numerose categorie economiche, sotto lo sventolare di decine di tricolori. I manifestanti hanno indossato tutti la mascherina tricolore, come previsto dallo stesso nome di questo movimento, rispettando le norme di distanziamento. Questo gruppo di protesta è nato circa un mese e fa ed è già sceso in piazza per cinque sabati consecutivi in circa 100 piazze italiane. Anche ieri è stato così, la stessa manifestazione, con le stesse modalità, si è tenuta a Milano, Torino, Napoli, Firenze, Cagliari ecc.ecc. In nessun caso si sono registrate violazioni o tensioni.

LA SECONDA

La seconda è stata quella organizzata in piazza Santi Apostoli dal generale Pappalardo, un personaggio contraddittorio, sempre sopra le righe, con un passato nelle forze armate ma anche da politico e da sindacalista.  Tutt’altro che un nome nuovo, con Carlo Azeglio Ciampi divenne addirittura sottosegretario alle Finanze, era il 1993, si trattava del primo Governo tecnico della storia repubblicana. Pappalardo è un aizzatore di folle, senza una base rivendicativa precisa nè una piattaforma organizzativa strutturata. Questi limiti fondamentali si sono palesati tutti nelle manifestazioni di ieri, dove assembramenti di persone senza mascherine hanno prestato il fianco alle critiche, screditando da soli la propria manifestazione. La presenza a questo evento è stata di circa 200 persone.

LA TERZA

La terza si è generata da un gruppo facebook nato durante il lockdown. Si chiama “Ripendiamoci la nostra dignità”, hanno chiamato la manifestazione “marcia su Roma” ma utilizzano termini come “resistenza” e “liberazione”. Si tratta di uno spontaneismo eterogeneo, sconclusionato. Alcuni degli agitatori di questa piazza erano già finiti sulle cronache per essersi presentati a Roma a tentare di manifestare circa un mese fa, ma essendo arrivati da fuori Regione erano stati fermati e sanzionati. Non sono legati a nessun partito, si tratta di un’iniziativa di singoli alla quale, attraverso i social, si sono aggregati altri singoli. Proprio quest’ultima manifestazione, probabilmente a causa della mancanza di esperienza, ha generato alcune tensioni con le forze dell’ordine. Attualmente le nomative presenti nell’ultimo Decreto consentono di manifestare esclusivamente con presidi statici, quando i 200 partecipanti hanno provato a muoversi in corteo da piazza Barberini, dove era inzialmente previsto lo svolgimento dell’evento, hanno trovato il fronteggiamento delle forze dell’ordine. La cosa ha generato un pò di caos fatto di urla, corse e spintoni, tuttavia di scontri veri e propri non ce ne sono stati.

LA DISINFORMAZIONE TARGATA PD

Da ieri sera però, la macchina di disinformazione del Partito Democratico si è messa in moto a difesa del Governo, partendo dal tentativo di crimininalizzazione delle proteste. Molti organi di stampa hanno cercato di assimilare i tre eventi, cercando di attribuire a tutti e tre il mancato rispetto delle norme di contrasto al coronavirus e le tensioni, il tutto peraltro fortemente ingigantito con terminologie giornalistiche ad hoc.

La verità è che queste tre manifestazioni, come si evice anche dalle foto, sono rimaste ben distinte tra loro. Hanno rivendicazioni, ma soprattutto stili e riferimenti, profondamente diversi. Quella più politica, ovvero quella delle Mascherine tricolori con la partecipazione di CasaPound, si è svolta come i precedenti quattro sabati, nella più totale tranquillità. I media, invece, stanno cercando di mescolarla alle altre due, attribuendole accadimenti mai avvenuti. Questo probabilmente perchè, tra le tre, è quella che ha la piattaforma di proposte meglio strutturata e quindi spaventa maggiormente il Governo. Oltre ad essere quella più partecipata, dato che anche ieri, contemporaneamente, si è svolta su tutto il territorio nazionale coinvolgendo migliaia di persone.

In sostanza, tre diverse manifestazioni assolutamente non collegate tra loro. Era giusto sottolinearlo, come lo sappiamo noi, ovviamente, lo sanno anche i giornaloni degli “editori responsabili”. Responsabili di che cosa non si sa, forse di mantenere in piedi un Governo ormai sgradito alla maggioranza degli italiani.

 

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