Ritrovare compattezza e governare!

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Compattezza – Non c’è dubbio che le scene viste ieri in occasione dell’elezione del Presidente del Senato non fanno bene al Paese e non fanno bene alla coalizione uscita vincitrice dalle urne.

Chiarimento di maggioranza sì, ma non adesso!

Occorrerà aprire una seria discussione all’interno della coalizione di centro-destra perché la prova di forza di Silvio Berlusconi dalla quale è comunque uscito con le ossa rotte non può lasciare strascichi per l’alleanza. Ci sarà il momento, ma non è questo. Ora occorre guardare avanti.

Ignazio La Russa è stato presidente del Senato, con alcuni voti dell’opposizione sui quali è del tutto inutile indagare, stante il voto segreto e lo strappo di Forza Italia va ricomposto il prima possibile.

Anche oggi, in occasione dell’elezione di Lorenzo Fontana a Presidente della Camera, Forza Italia è apparsa nervosa. Certo, ha votato il candidato della Lega, ma non ha lesinato commenti negativi dai toni vagamente minacciosi per bocca del Presidente Berlusconi.

Insomma, inutile negare che sia scoppiato un fuoco, ma è necessario che questo fuoco non diventi un incendio. Quanto accaduto va ricondotto a una dialettica di coalizione composta da forze diverse e guidata da leaders di forte e spiccata personalità. Ma deve finire qui!

Rimettere al centro l’interesse nazionale

Perché adesso è il momento di mettere al centro l’interesse nazionale. Di superare cioè piccole e grandi rivalità e prove di forza inutili e anzi deleterie. E’ venuto, cioè, il momento di raccogliere e concretizzare il mandato popolare. Di fare politica. DI operare scelte. Insomma, di governare!

Gli italiani in modo chiaro e indubitabile hanno chiesto al centrodestra di “fare”, cioè di mettere in campo soluzioni a fronte della difficile congiuntura nella quale siamo immersi.

Secondo le parole di Ignazio Visco, capo di Banca d’Italia, il 2023 vede prospettive di crescita a zero, il PIL in caduta libera (-1,23) e stime al rialzo per l’inflazione. Insomma, se già siamo in tempesta, sulla “barca-Italia” si addensano nubi ancora più oscure. Serve dunque un Governo forte, unito e coeso per evitare che la suddetta tempesta diventi “perfetta” e conduca al naufragio la Nazione.

Una occasione unica e un esame di maturità per il centrodestra

Questo gli italiani chiedono e per questo si sono espressi chiaramente il 25 Settembre. Non è possibile tradire quel mandato. Il centrodestra è alla prova di maturità. Nonostante abbia governato varie volte nel corso degli ultimi 30 anni, questo è davvero un esame di maturità. Questi tre anni, fra pandemia e guerra hanno condotto a una sorta di punto zero. Quel che c’è stato prima conta fino a un certo punto. Ora il mondo è completamente cambiato. Sperimentiamo forse per la prima volta in modo massiccio, duraturo e reiterato gli effetti della globalizzazione e dell’interconnessione ad essa conseguente. Non è più il tempo di scherzare. La classe politica si deve dimostrare all’altezza e il centrodestra non deve commettere errori.
E’ sotto osservazione e niente verrà perdonato. Soprattutto dagli elettori. E’ possibile contrare sulla guida sicura di Giorgia Meloni, ma non c’è dubbio che ci sarà bisogno della collaborazione di tutti, addirittura anche dell’opposizione, per uscire vivi da quel che ci aspetta.

Al lavoro!

Perciò, adesso che il Parlamento ha eletto i suoi Presidenti urge accelerare sulla formazione del Governo con nomi di alto profilo e di comprovata competenza. Non possono essere tollerati altri teatrini nella formazione della compagine governativa.

Bando alle chiacchiere e al lavoro!

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