Ricordo di Gianni Vattimo
Onorevole Marco Rizzo
Gianni Vattimo era un amico. Ho avuto modo di conoscerlo nella parte più matura della sua vita, in cui il rigore e la leggerezza del suo essere filosofo (il più autorevole d’Europa in questo periodo) si aggiungeva ad un profondo interesse per la società ed anche per la politica, intesa come i grandi temi del presente e del futuro. Egli è stato antagonista e sognatore, animato da uno spirito sincero contro le ingiustizie del presente, simbolicamente rappresentate dal totalitarismo liberista e globalista. La sua critica all’Unione Europea, che lo ha visto protagonista come parlamentare a Strasburgo, è stata sempre più serrata e puntuale. Nella vita privata era un privilegio per chiunque poter godere della sua arguzia ed ironia. Dieci minuti con lui, valevano più della lettura di un classico.
Poi, l’ultima parte della sua vita è stata “disturbata” dal protagonismo collaterale di una “giustizia” forse tesa più al sensazionalismo che al diritto stesso.
Non se lo meritava, uomo buono, onesto, generoso e mite.
La Terra Ti sia lieve caro Gianni, amico che non ci sei più.
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