Picchiato e derubato alle Cascine, lasciato esanime per ore

Picchiato e rapinato nel parco delle Cascine a Firenze.

L’episodio si sarebbe verificato nella notte tra venerdì 19 giugno e sabato 20 nel parco delle Cascine vicino Piazza Vittorio Veneto

Accerchiato e aggredito da alcuni soggetti nel tratto di strada compreso tra il teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la fermata del tram, ove ormai spacciatori stranieri spadroneggiano indisturbati nella indifferenza delle istituzioni comunali.

Vittima un fiorentino di 27 anni che sarebbe stato pestato da quattro uomini, dalle descrizioni di origini straniera, poi derubato e lasciato privo di sensi all’interno del parco per ore.

Privato di tutto, soldi e telefonino, i quattro gli avrebbero portato via anche le scarpe.

Il fratello della vittima ne ha parlato al sito Isolotto Legnaia

È stato circondato da quattro uomini di colore. Uno di loro gli ha dato un pugno in faccia e mio fratello è andato a terra, frastornato. Hanno continuato a picchiarlo senza pietà. Al che ha perso i sensi e non ricorda più nulla. Nessuno lo ha soccorso. Si è svegliato da solo tra le 4,30 e le 5 del mattino, in stato confusionale, scalzo, sanguinante, ferito, col naso rotto, la faccia tumefatta…“.

La denuncia, spiega il sito, sarebbe poi stata formalizzata al comando provinciale dei carabinieri di Borgo Ognissanti.

Le reazioni in Palazzo Vecchio

Il più grande parco fiorentino è lasciato in mano a spacciatori e delinquenti e, nonostante gli episodi si aumentino, di gravità e di numero, l’amministrazione PD non sta facendo alcunché” attacca Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio e coordinatore cittadino.

Sicuramente questa ennesima aggressione non stupisce, le Cascine ormai sono territorio off limits per tutti, ove la criminalità ed il degrado regnano sovrani da anni.

Ne avevamo già parlato mesi fa, e gli episodi si sono susseguiti anche recentemente, ma  nulla è stato fatto, ed il lockdown non ha certo giovato a ripristinare la legalità in una zona di Firenze che pare ormai terra di nessuno.

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