Perché Vannacci piace, sempre di più

Ieri sono stato ad ascoltare il Generale Roberto Vannacci al parco della Versiliana a Marina di Pietrasanta. Ero molto curioso di vedere, di ascoltare il Generale dal vivo, senza i filtri delle televisioni. Devo dire che non più di un mese fa ho avuto il privilegio di sedermi davanti a lui durante una cena. In un ambiente più ristretto, quasi privato, ho apprezzato subito la sua capacità innata di ispirare empatia. Oltre ad una cultura storica, politica e sociologica impressionante.

Ma una cosa è ascoltarlo in un ambiente protetto, se così lo possiamo definire. Tutt’altra cosa avrebbe potuto essere un’intervista davanti a diverse centinaia di persone (1.300, malcontati). Non sto qui a riportarvi stralci delle sue parole, che riuscite a trovare facilmente ovunque. Voglio invece analizzare perché Vannacci piace. E piacerà sempre di più.

Quando parla, utilizza sempre due concetti se vogliamo banali: la verità e il buon senso. Che ad un primo acchito possono sembrare qualcosa di scontato, ma così non è. Riparto dalla sua profonda cultura: lui ti dice la storia per quella che è, perché la conosce. Non ha bisogno di piegarla, di distorcerla a suo favore come molti politici fanno, perché la storia proprio non la conoscono.

Verità e buon senso

Inoltre, parlando di verità ed usando il semplice, ma troppo spesso sottovalutato buonsenso, non può che fare breccia nelle persone.

Usa poi parole lineari, dirette, precise. Non si attorciglia in costruzioni grammaticali impossibili, usando termini fantasiosi. Alla maniera di Elly Schlein, tanto per intendersi. Clamorosa la sua risposta alla domanda sulla di cui sopra segretario del PD: “non mi piace parlare di persone che non conosco, e che non capisco quando parlano”. 92 minuti di applausi.

Roberto Vannacci parla alle persone usando le parole che le persone usano quotidianamente. Esprimendo concetti e pensieri che tutti noi, ogni giorno, pensiamo e speriamo possano ritornare come normalità. Normalità: parola ormai messa all’indice da chi non riesce più a vincere nemmeno a briscola.

E mi viene da sorridere quando vedo affannati Fratoianni, Bonelli e compagnia cantante, cercare di metterlo in difficoltà con concetti che non hanno niente di concreto. Cari signori, questo ha comandato intere brigate, è Generale, ha vissuto scenari che voi, soltanto a pensarli, scaricate la vescica nelle mutande. E pensate di metterlo in difficoltà quando lui, semplicemente, dice la verità?

Ma mi faccia il piacere!

 

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