PD:Sinistro sprofondo

pd

PD:Sinistro sprofondo.

Il problema non è tanto quello del Partito Democratico. Alla fine è un partito che un consenso lo ha consolidato. Anzi magari è stato anche lanciato dalla nuova segretaria Elly Schlein. Il problema è la sua incapacità di costruire un campo largo credibile.

L’attuale PD

Il rafforzamento del Partito Democratico è passato dal rafforzamento dei valori della sinistra radicalizzata, sui nuovi diritti sociali. Una visione della politica e della società attualmente minoritaria nel paese. Ma che ha consentito al PD di riprendere un certo slancio e fortificare il proprio consenso. Il problema è che questa stessa scelta limitata il cosiddetto campo largo del PD.

Il PD si è trasformato in un partito di sinistra radicale. Dove viene messa ai margini l’ala riformista, ma soprattutto non trova patria l’anima centrista. Non si può più quindi parlare del PD inteso come grande partito di massa, capace di mediare tra tante anime. Ma di un soggetto politico collocato fortemente a sinistra ed ideologizzato. Poco tollerante verso anime differenti. Non attrattivo per l’elettorato moderato.

L’Ulivo

Guardiamo alla storia. Il centro-sinistra è andato al governo del paese nel 1996 e nel 2006, vincendo le elezioni. Le altre volte il PD si è inserito nei giochi parlamentari, ma non ha avuto un mandato popolare. E nelle vittorie del 1996 del 2006 c’era l’Ulivo.

Schieramento che aveva il proprio perno nei moderati ( i popolari) passando per il PDS/ DS, socialdemocratico riformista, arrivando ad abbracciare i comunisti.

Un campo largo, capace di diventare maggioritario nel paese proprio perché  capace di guardare sia al centro che alla sinistra. Mantenendo il baricentro però al centro. Con un premier espressione del mondo cattolico e moderato.

Oggi

L’attuale Partito Democratico, è in grado di costruire uno campo largo, soltanto con il Movimento Cinque Stelle ed i partiti di sinistra. Praticamente isolando tutte le anime moderate.

Questo però, per una questione anche semplicemente numerica lo renderebbe minoritario. Ma minoritaria soprattutto dal punto di vista culturale. Per il fatto che la cultura che si propone di rappresentare è nettamente minoritaria nella società civile italiana.

Potrebbe paradossalmente crearsi un uomo ulivo, con la possibilità per i riformisti del PD di approdare ad un nuovo soggetto politico, rimanendo coalizzati.

Ma rimane un ostacolo. C’è un inconciliabilità di fondo tra le tematiche radicali e la coscienza cattolica del paese. Non che i cattolici in politica non sappiano essere ipocriti. Ma non sanno convincere il sentimento popolare maggioritario che l’ipocrisia sia giusta. Diventare maggioranza impone una visione più ampia, che oggi a sinistra non c’è.

 

 

Leggi anche: Bimba di 5 anni scomparsa da ieri a Firenze: parte l’appello social per ritrovarla

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version