Open Arms, Giunta vota No a processo contro Matteo Salvini

OPEN ARMS

Open Arms – La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari di Palazzo Madama dice No alla richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Open Arms. 13 i voti contrari al processo, 7 i favorevoli. Al voto non hanno partecipato i 3 senatori di Italia Viva.

A questo punto la richiesta di autorizzazione a procedere dovrà essere esaminata dall’Aula e la proposta di diniego avanzata dalla Giunta per essere confermata dovrà essere approvata con 161 voti, la maggioranza assoluta dell’Assemblea. Altrimenti si considererà respinta.

Italia Viva su Open Arms si astiene

Gasparri – “Italia Viva non ha partecipato al voto” ma “l’esito” della votazione “sarebbe stato comunque favorevole al voto della Giunta”, dal momento che “ci sono stati 13 voti a favore” della relazione del presidente, ha detto Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia e presidente della Giunta per le immunità parlamentari di Palazzo Madama. “Adesso il tema passa all’esame dell’Aula, quindi la Giunta ha concluso il suo lavoro. Come relatore sono soddisfatto che il lavoro svolto abbia trovato una conferma”. Salvini agì “per interesse pubblico con la condivisione del governo. Il fatto che ci fosse stata una corrispondenza scritta col premier rafforza l’idea di una condivisione del governo nel preminente interesse generale”.

Italia Viva – “Italia Viva ha deciso di non partecipare al voto sulla vicenda Open Arms: ci rimettiamo dunque all’aula. Non c’è stata a nostro parere un’istruttoria seria, così come avevamo richiesto sia in questo caso che nella precedente vicenda Gregoretti: era necessario ricevere indicazioni sui rischi reali di terrorismo e sullo stato di salute riguardo alle imbarcazioni bloccate in mare dall’ex ministro dell’Interno, che non sono arrivate”, dice il capogruppo Iv in Giunta per le autorizzazioni del Senato, Francesco Bonifazi.

La motivazione

“La motivazione principale per cui Italia Viva decide di non partecipare al voto”, prosegue Bonifazi, “risiede però nel fatto che, dal complesso della documentazione prodotta, non sembrerebbe emergere l’esclusiva riferibilità all’ex ministro dell’Interno dei fatti contestati. Diversamente, pare che le determinazioni assunte da quest’ultimo abbiano sempre incontrato, direttamente o indirettamente, l’avallo governativo. Numerosi sono dunque i dubbi che ancora oggi residuano in riferimento al caso Open Arms. Sarebbe stato opportuno che tali incertezze venissero chiarite mediante un’attività istruttoria ulteriore”.

“Dunque, allo stato dell’arte, Italia Viva, coerentemente con le posizioni tenute nelle precedenti votazioni, ed in mancanza degli elementi istruttori richiesti, decide di non partecipare al voto”, conclude l’esponente di Iv.

 

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