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Home Attualità

Omo- come omologazione

La trasgressione più stereotipata che esista va in scena nella giornata contro l'omofobia

di Redazione
17 Maggio 2021
In Attualità
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Omo- come omologazione
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In questi giorni osserviamo da una parte la trasgressione, dall’altra l’omologazione e l’appiattimento su posizioni globaliste.

Parliamo di manifestazioni pro e contro DDL Zan.

Parliamo di oggi, che è la giornata contro l’omofobia.

E quale sia la parte omologata lo dicono i numeri ed il bombardamento mediatico cui siamo sottoposti da mesi.

Omologazione

Persino Alessandra Mussolini si è fatta ritrarre con la scrittina sulla mano.

L’omo-logazione è servita.

La sensazione è che la Lobby LGBT ormai abbia acquisito una forza ed una valenza trasversali, che supera le appartenenze politiche e che uniforma il pensiero.

È proprio l’approccio fideistico e assolutista che sorprende: in nome del pensiero unico, ormai le posizioni pro Zan sono le più omologate che esistano, e i trasgressivi sono coloro che vi si oppongono.

Con buona pace di Fedez, folgorato sulla via di Damasco dopo anni di testi contro l’omosessualità, dirsi pro DDL Zan è quanto di più luogocomunista possa esistere.

E dopo la sua eventuale integrale approvazione, le righe che precedono non potrebbero nemmeno essere scritte, pena una denuncia per ‘discriminazione’ ed ‘incitazione all’odio’.

Omologazione

Nel weekend, dicevamo, si è scesi in piazza pro e contro il disegno di legge. In gioco ben più di quanto vi sia scritto nel progetto giacente al Senato: lo strame dei principi di generalità ed astrattezza del diritto e la libertà di espressione.

In un mondo ed in un tempo nel quale ci hanno abituato, a suon di autocertificazioni, ad abdicare ai nostri diritti di libertà più basilari. La via pare tracciata.

L’omologazione segue il suo corso.

Omologazione

A Roma i pro Zan

Una manifestazione nazionale per sostenere l’approvazione del Ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia proposto dal deputato Alessandro Zan a Roma nel weekend passato.

Sono state circa 10.000 le persone che sabato sono scese in piazza del Popolo (e in diverse altre piazze d’Italia) per manifestare, sventolando bandiere arcobaleno e striscioni e chiedendo un’approvazione rapida e integrale, senza alcuna modifica del disegno di legge.

Anche a Catania una manifestazione di omologazione per sostenere l’approvazione del DDL Zan, con un’iniziativa partita da Roma.

Si sono riunite rappresentanti di centinaia di realtà della lobby LGBTQIA+.

Omologazione

A Milano i ProVita contro il ddl

“Questa è una piazza di libertà. Vogliamo restare liberi di pensare”.

È questo per Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia, il significato della piazza che si è riempita ai piedi del Duomo di Milano per manifestare contro il ddl Zan. “L’articolo 1 della legge afferma che si può scegliere il genere di riferimento – critica Coghe – Mentre l’articolo 4 lascia libertà ai giudici di incriminare un’espressione o un’idea di un libero cittadino”. Forte la critica anche all’istituzione della giornata dell’omotransfobia che “insegnerà nelle scuole l’omosessualità, la transessualità e l’identità di genere. Queste non sono le priorità del nostro Paese perché esistono già leggi che tutelano tutti” puntualizza Coghe. Sui partecipanti c’è molta incertezza, complice anche il tempo instabile.

Omologazione

I soliti guastafeste violenti di sinistra

Attimi di tensione alla manifestazione di piazza Duomo contro il ddl Zan. Un gruppo di giovani è arrivato da piazza Diaz con bandiere arcobaleno, fumogeni e striscioni con la scritta: ‘ddl Zan subito’. La tensione è aumentata quando i manifestanti hanno cominciato ad urlare insulti contro il segretario della Lega Matteo Salvini e il senatore leghista Pillon. Le forze dell’ordine sono intervenute per tenere a distanza le due piazze.

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/biden-uccide-lo-sport-femminile/

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