Niente regali per 1 italiano su 5. E sulle feste aleggia l’incubo povertà.

Quasi 1 italiano su 5 (il 19%) non farà regali a Natale. La causa principale le difficoltà economiche che vedono anche nel nostro Paese aumentare la forbice tra le fasce della popolazione benestanti e quelle a rischio povertà.

Il dato emerge da una analisi recentemente condotta da Coldiretti-Ixe’, nella quale si evidenzia la situazione di difficoltà in cui si trovano molte famiglie italiane. La punta dell’iceberg è costituita da quei 2,7 milioni di persone che nel 2017 sono state costrette a domandare aiuti alimentari rivolgendosi a mense oppure usufruendo di altri servizi, come i pacchi di alimenti, che rispondono maggiormente alle aspettative dei “nuovi poveri” (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini ecc.) che per vergogna prediligono questa forma di aiuto piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Sarebbero infatti appena 114mila – precisa Coldiretti sulla base dei dati inerenti gli aiuti alimentari1coloro che nell’ultimo anno si sono serviti delle mense, a fronte di 2,55 milioni che invece hanno accettato aiuti come i pacchi di cibo. Tra le categorie più deboli degli indigenti si contano – continua Coldiretti – 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi 200mila anziani sopra i 65 anni e circa 100mila persone senza fissa dimora. Sono i più deboli, quelli ai quali non possiamo non rivolgere un piccolo aiuto concreto.

I dati della solidarietà alimentare in Italia

Contro la povertà – continua l’indagine Coldiretti/Ixe’ – si attiva la solidarietà, con una maratona che coinvolge oltre un italiano su due (il 51%) che partecipa ad iniziative per aiutare i più bisognosi durante le feste natalizie. Sono molte anche le organizzazioni attive nella distribuzione degli alimenti: dalla Caritas Italiana al Banco Alimentare; dalla Croce Rossa Italiana alla Comunità di Sant’Egidio, passando per le molte associazioni locali ed alle altrettante iniziative pubbliche e private.

Pensate che nel solo “universo Coldiretti” si contano ben 10.607 strutture periferiche (tra mense e centri di distribuzione) promosse da 197 enti caritativi, impegnate nel coordinamento degli enti territoriali ufficialmente riconosciute dall’Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura che si occupa della distribuzione degli aiuti alimentari). Coldiretti, assieme a Campagna Amica ha poi promosso all’interno dei propri mercati degli agricoltori l’iniziativa “La Spesa sospesa“, che offre la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”. Piccoli gesti, che possono fare la differenza: pensiamoci!


1 distribuiti con i fondi Fead attraverso l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea)

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