Negli ultimi tempi di quest’estate si è tornati a parlare di scuola o precisamente dell’esame di maturità

Scuola

Negli ultimi tempi di quest’estate si è tornati a parlare di scuola o precisamente dell’esame di maturità

Tutto nasce da alcuni studenti che,dopo ovviamente avere raggiunto la soglia valutativa della promozione assicurata,hanno inscenato una curiosa protesta,il rifiuto dell’esame orale.

Le motivazioni addotte riguardano proprio il voto dell’esame considerato discriminante,umiliante e vessatorio come del resto l’intera maturità

Naturalmente grande risalto da giornali e telegiornali il cui scopo è naturalmente mettere sotto accusa il mondo scolastico e per estensione il modello didattico.Per sgomberare il campo ritengo che di per se questo fenomeno,se così vogliamo chiamarlo,sia un operazione ben orchestrata oltre che una pagliacciata.

Non esistono fenomeni spontanei , nascono sempre da precedenti riflessioni poi qualcuno o gruppi mettono in atto la protesta. Quindi nulla di spontaneo ma abilmente diretto

La scuola senza voto è uno dei cavalli di battaglia della sinistra,per cui sappiamo già dove rivolgere lo sguardo per trovare la mano che ha lanciato il sasso.

Entriamo, però,nel merito da quanto sostenuto dai nostri eroi: il voto è discriminante?

No, perché? Attesta un merito,lo riconosce, è la misura individuale e riconoscimento dello sforzo compiuto per arrivare ad uno scopo. Quantifica e sintetizza il mio impegno ,misura delle mie abilità. Il discrimine nascerebbe, eventualmente, se venisse usato come una clava.

Ma qui non si tratterebbe del voto ma da chi lo somministra casomai

La didattica obsoleta e fatiscente e nozionistica altro argomento secondo i ribelli da salotto. Pure qui ,il problema non è la didattica ma come viene proposta,la nozione dentro un argomento e un plus non un minus.

Le conoscenze sono fondamentali per la crescita e formazione individuale a maggior ragione in un mondo sempre più specializzato come quello attuale, Francis Bacon sosteneva che sapere è potere ,ed oggi abbiamo necessità di più conoscenze non di meno.

Le scuole migliori sono quelle che selezionano non quelle dove tutto è ammesso e dove si fanno le lodi dell’ignoranza mascherata da ipocrita accondiscendenza!

Piuttosto se vogliamo trovare,a fatica,una critica al sistema valutativo e didattico attuale è la preparazione del corpo docente, frutto di decenni di svalorizzazione del merito e delle conoscenze ma anche di svalorizzazione degli insegnanti stessi.

La scuola,la formazione non possono esistere senza insegnanti. Insegnare è un onore ma l’onore va riconosciuto non sottovalutato

Dante nella Comedia( titolo originario) ad un certo punto incontra all’inferno Brunetto Latini ed esprime ,grande è il suo stupore nel trovare il suo maestro ad un certo punto dice” voi che mi insegnavate come l’uomo s’etterna ed alla fine del canto scrive”parve di costoro quelli che vince non colui che perde.”Teniamo a mente questi versi.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE

Exit mobile version