L’Europa al Balcone, mentre gli Altri Fanno la Storia
Mi sembra chiaro che chi dispone di un arsenale nucleare è semplicemente un soggetto politico con il quale è necessario negoziare, e farlo per tempo, non essendo neanche teoricamente possibile misurarsi sul terreno dello scontro
Nella politica internazionale è necessario fare i conti con la realtà: e la realtà è fatta di forza militare ed economica, il resto sono appunto retoriche, buone per ingannare, per qualche tempo, i popoli, ma non certo per raggiungere scopi finali.
Per esempio, sulla guerra fra Russia e Ucraina, pensiamo alla massa di cazzate che ci sono state dette, e ci vengono ancora dette, quando sembrava che la Russia stesse lì lì per dissolversi come neve al sole, con i cittadini in fuga e la Banca centrale sul punto di sprangare le porte e le sanzioni occidentali che stavano distruggendo l’economia.
Tutte cazzate, appunto
Molti affermano che se si raggiungesse un accordo che metta fine alla guerra, questo non sarebbe “giusto” per la parte aggredita, sarebbe solo un accordo stipulato fra Russia e Stati Uniti, stipulato alle spalle e sulla pelle dell’Ucraina che e’ la parte lesa.
Certo, non sarebbe giusto, ci mancherebbe
Ma questo e’ il mondo nel quale viviamo, non ne esiste un altro.
Oggi, non essendoci più una potenza egemone, ma piu’ potenze, contano i rapporti di forza fra queste, conta il loro “peso”.
Sono loro che decidono e si spartiscono il mondo
Nelle politiche internazionali, quindi, nei rapporti di forza tra le nazioni, contano essenzialmente due cose: armi e potenza economica.
Le due cose hanno sempre viaggiato insieme dall’epoca dei romani ai nostri giorni, senza alcuna eccezione
Non contano i diritti, i principi, il rispetto del diritto internazionale e cose del genere.
Non sono questi i temi sui quali le potenze discutono, firmano accordi, si fanno la guerra o fanno la pace
Stati Uniti e URSS si accordavano sul numero dei missili e sulle rispettive zone d’influenza, non su questioni come il rispetto dei diritti civili e i diritti umani, e il fatto che i sovietici non rispettassero i diritti civili e umani non era un ostacolo tale da spingere gli americani a rifiutare di negoziare con loro.
Chi mastica un po’ questo argomento, non dovrebbe scandalizzarsi più di tanto per il fatto che il Presidente degli Stati Uniti tratta direttamente con quello della Russia i modi ed i contenuti per giungere eventualmente ad una chiusura del conflitto
Nessuno potrebbe fare nulla se il ragazzotto di Kiev venisse letteralmente e sostanzialmente scavalcato in queste trattative, perché non conta un cazzo, non ha peso, non ha potere negoziale e non può imporre condizioni.
Vladimir Putin, che vi piaccia o no, ha un peso sullo scacchiere internazionale e ha un potere negoziale, il bamboccio ucraino non ha ne’ l’una ne’ l’altra cosa
Quindi, armi ed economia procederanno, come sempre hanno proceduto, a braccetto ed in perfetta comunione d’intenti ed obiettivi.
E la bella addormentata Unione Europea?
Be’, l’Unione Europea potrà continuare a sognare i suoi preziosi principi, ad invocare il rispetto dei diritti, a reclamare un ruolo che non ha, non ha mai avuto e non avrà mai, perché non ha armi ed un economia realmente comune.
Quindi, in soldoni, sul piano internazionale non conta una mazza e puo’ al massimo piagnucolare, come ha sempre fatto
E i suoi cosiddetti leaders fanno anticamera in attesa che il Presidente degli Stati Uniti li accolga nello Studio Ovale e li metta uno al fianco dell’altro come tanti scolaretti.
Il palcoscenico e’ per i grandi attori non per le comparse.
Il palcoscenico e’ di questi due signori qui in foto.
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