LETTERA APERTA ALLE FEMMINISTE DELLE ORGANIZZAZIONI PRO ABORTO
Sono una donna, proprio come voi e ho a cuore i diritti e la dignità delle donne.
Per questo credo sia giusto provare a comunicare con voi. Sta di fatto che le regole della comunicazione prevedono codici condivisi non solo sul piano lessicale,grammaticale, sintattico ma anche a livello concettuale, seppure su macro pensieri e sul piano del rispetto, del riconoscimento dell’altro come portatore di valori che, seppur non condivisi, scaturiscono da convinzioni profonde.
Per me un bambino è tale fin dal momento del concepimento, per voi inizialmente è ” un grumo di cellule” ma credo che nessuna di voi possa negare che se quel ” grumo di cellule” fosse lasciato vivere si trasformerebbe in una bellissima creatura
Per me l’aborto è fin da subito l’uccisione di un essere umano ed oggi molti stati consentono la pratica fino al termine della gravidanza, questo non è un aspetto che vi scandalizza ? E come mai, almeno su questo non ho sentito le vostre proteste , la vostra indignazione, una lotta vera contro questa inumana forma di infanticidio?
E che dire del business dell’orrore di istituti come la Planned Parenthood venuto alla luce con tutto il suo mostruoso degrado?
Anche in questo caso nessuna delle vostre organizzazioni ha fatto sentire il proprio sdegno!!!
A proposito poi della pillola abortiva RU486 sostenuta come la soluzione di ogni problema, dovreste spiegarmi quale sia la differenza fra una donna sola ,impaurita, in preda al dolore e al panico che abortisce senza nessun sostegno medico, rispetto a quando si rivolgeva alla ” mammana” la cui pur terribile presenza le assicurava almeno il fatto di non essere completamente sola…..
Perché con equilibrio e serenità non riuscite a pensare che ci possano essere soluzioni diverse all’aborto senza se e senza ma? Quanto sarebbe più credibile il vostro sostegno alle donne se si liberasse una volta per sempre da ideologia e demagogia!
Quali possono essere quindi motivi validi per sopprimere una bambina/o quando per tutte noi, spero, sopprimere un gattino ,un cagnolino, un coniglietto rappresenterebbe una crudeltà inaudita?
Scientemente non voglio esaminare il caso in cui l’aborto sia considerato un metodo contraccettivo in quanto rimanda ad un tipo di donna ignorante ( che ignora cioè i veri metodi anticoncezionali) ontologicamente stupida perché si comporta come chi, per non saper annaffiare, butta via pianta e vaso.
Scientemente non voglio occuparmi di chi abortisce per paura di prendere chili e rovinarsi il seno
E neppure di chi antepone la carriera,il successo personale, l’affermazione di sé alla soppressione di un essere umano.
C’è chi invece, rimanendo incinta, non riesce a sopportare il pregiudizio e lo stigma familiare e sociale ; chi si dibatte in gravi problemi economici ed/ o organizzativi ed ancora chi per essere rimasta incinta rischia il licenziamento
Queste sì, situazioni patriarcali, offensive e lesive della dignità della donna!!
E allora qual è il vostro problema se alcune donne in un consultorio, in un centro di ascolto provano ad aiutare altre donne a risolvere questi problemi concreti per potersi tenere il proprio bambino?
Davvero conoscete così poco le donne da non sapere che molte di loro soffrono terribilmente nell’eliminare il loro piccolo con cui hanno stabilito da subito un legame indissolubile?
Davvero non sapete che non per tutte abortire è una ” passeggiata” ? E di queste donne voi che ne fate? E soprattutto perché con tanto accanimento volete impedire a noi di aiutarle?
Infierite anche contro chi, con l’obiezione di coscienza sancita dalla Costituzione, si rifiuta di praticare l’aborto sia per convinzioni religiose e/o morali , sia per fedeltà al giuramento di Ippocrate per cui il medico mai può essere portatore di morte; e voi che cosa fate?
Li discriminate, li ghettizzate, impedite loro di partecipare a pubblici concorsi secondo i più biechi schemi del razzismo e dell’aparthaid!
Non so se siete in buonafede o se rispondete a poteri forti che vedono nella famiglia, nei figli, nel rapporto armonioso fra uomini e donne una minaccia per i loro progetti, sta di fatto che le vostre associazioni, sostenendo a prescindere aborto ed eutanasia, si schierano sistematicamente per la morte … vi assicuro che non c’è bisogno di essere cristiani per amare incondizionatamente la vita, pensate che i monaci jainisti indiani spazzano la via per evitare di calpestare anche il più piccolo insetto… mentre oggi nel mondo ogni anno si praticano oltre 44 milioni di aborti alla faccia degli insetti nella pubblica via!!!
Ci può essere trionfalismo ed orgoglio in questo bagno di sangue?
E allora, se davvero ciò che vi muove è il rispetto e la dignità delle donne, perché non combattere insieme una formidabile battaglia di solidarietà per costringere lo stato e la società civile a rimuovere qualsiasi ostacolo che impedisca alle donne che abortiscono, perché abbandonate da tutti, di potersi tenere il proprio bambino?
Perché non costringere lo Stato a fare politiche serie sulla tutela della maternità, sui diritti delle donne lavoratrici con sussidi economici e strutture che possano davvero sostenere le mamme?
Perché nell’eterna lotta Thanathos- Eros scegliete sempre la morte?
Voi la chiamate libertà, autodeterminazione io la chiamo sconfitta perché non c’è nessuna libertà, nessuna autodeterminazione nell’ingannare le donne a tal punto da far credere loro che l’unica scelta possibile sia sopprimere il proprio figlio!
Professoressa Rita Viviani
Comitato “ Pro-life insieme “
www.prolifeinsieme.it
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