Lettera aperta a Draghi e Giani per riaprire ai matrimoni

lettera aperta

Riceviamo in redazione e pubblichiamo volentieri questa lettera aperta al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione Toscana

 

Egregio Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi,
C/o Palazzo Chigi
 Piazza Colonna 370
 00186 Roma
e.p.c.
Presidente Regione Toscana Eugenio Giani Piazza Duomo, 10 – 50122 Firenze
Oggetto: riaperture e richiesta di attenzione del reparto matrimoni/ eventi / catering

 

Egregio Presidente Draghi,

sono il titolare di un’ Azienda di Catering di Firenze che, dalla sua fondazione ad oggi con grande fatica, impegno e sudore ha acquisito clienti sul territorio locale e regionale, inserendosi in un settore (organizzazione eventi, matrimoni, cene di gala, ecc.) molto attivo e richiesto soprattutto in Toscana, da tanti italiani e stranieri per celebrare il proprio matrimonio.

Non siamo quindi un vero e proprio ristorante, pur facendo parte del settore della ristorazione. E di conseguenza, non rientriamo in questo ultimo decreto che prevede se pur parziali, le aperture di tanti ristoranti. Il nostro lavoro si svolge infatti presso location preposte agli eventi, abitazioni private, ville, circoli, giardini, spiagge, ecc..

Nel ultimo decreto, difatti Vi siete “scordati” completamente del nostro lavoro, delle nostre attività chiuse ormai da 14 mesi, chiuse, senza poter fare asporto, delivery o altro. Completamente ferme.

Adesso non ce la facciamo più.

Capiamo benissimo il periodo, il Covid, (non siamo negazionisti). Capiamo la pericolosità di questa malattia, l’attenzione che dobbiamo prestare in tutto quello che facciamo (siamo professionisti). Ma che non ci sia nessun protocollo da rispettare, nessuna indicazione che ci indichi come poter procedere nel prossimo futuro, ci sembra un assurdo.

Tutti in Italia lavorano, qualsiasi categoria. Qualsiasi Azienda ha degli spazi, temporali o di propria gestione che permettono di lavorare. Certo meno di prima, a forze ridotte, lo capiamo. Ma comunque lavorare; noi, niente, noi chiusi al 100 per 100 da 14 mesi.

Aziende sbarrate, serrande abbassate. Tutto chiuso senza alcun progetto, data o protocollo previsto per le nostre attività (catering, aziende di eventi, matrimoni ecc..). Perché?

Io non La contesto, Le chiedo solo il perché? Mi dia una motivazione. Siamo noi gli appestatori del Covid? Gli untori sono i matrimoni? Dove persone che spesso si conoscono e si ritrovano in ville private o in giardini all’aperto in estate per festeggiare un matrimonio, è li che si ha il contagio del virus? Solo lì? Non mi sembra, perché è 14 mesi che non facciamo eventi, eppure il virus corre da solo anche senza di noi.

E poi i parchi pubblici sono aperti con centinaia di bambini che giocano insieme con le nonne. E i parchi delle Ville private invece devono stare chiusi, perché? Qual è il criterio?

I ristoranti riaperti giorno e sera in esterno: bene è corretto, la trovo una giusta cosa. Ma allora perché con le stesse condizioni e parametri sempre in esterno come un ristorante non si può fare un matrimonio all’aria aperta in una giardino di una Villa? Io è questo che non capisco.

Sono aperti i cinema e i teatri al chiuso, e non si può fare un matrimonio con distanziamento in un parco, all’aria aperta? Perché? Se mi spiega i motivi, perché sono certo che ci saranno dei giusti motivi per fare queste differenze, noi magari proviamo a capirli. Perché così veramente ci resta difficile farcene una ragione.

Presidente Draghi, Le abbiamo fatto qualcosa di male? È arrabbiato con noi? Ci faccia capire.
Io non La contesto Presidente, l’ammiro. Lei è una persona preparata, molto intelligente che stimo profondamente. Allora Le chiedo però di darmi una risposta sensata e motivata: perché tutto questo?

È triste pensare che se non ci ucciderà il Covid, forse ci ucciderà proprio il nostro Governo. Egregio Presedente ci state uccidendo, e tutto questo senza neanche un perché.

in fede,
Architetto Jerry Ruffilli
Le Cirque Firenze – Catering

 

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