• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Politica

La Sinistra a doppia velocità, garantista solo quando conviene

di Silvia Castellani
23 Luglio 2025
In Politica
0
sinistra
40
VISITE
CondividiTwitta

La Sinistra a doppia velocità, garantista solo quando conviene

In Italia si assiste da tempo ad una particolare e originale situazione. Il garantismo sembra propendere verso una “bussola” morale orientata secondo le convenienze politiche.

È un dato di fatto che la sinistra, spesso pronta a impugnare la bandiera dei diritti e della presunzione d’innocenza, si scopre improvvisamente giustizialista quando a finire sotto inchiesta è un esponente del centrodestra

Ma altrettanto i partiti a sinistra spesso si trasformano in un baluardo del garantismo solo quando le indagini colpiscono i propri rappresentanti e i propri interessi.

L’ultimo caso è quello di Beppe Sala, sindaco di Milano, indagato più volte negli anni per vicende legate all’Expo e ad altri temi amministrativi. Nessun coro di dimissioni, nessuna piazza indignata da parte del PD. Anzi. La narrazione mediatica è stata fin da subito improntata alla cautela, al rispetto dei tempi della giustizia, al solito “lasciamo lavorare i magistrati”, o al classico “abbiamo fiducia nella Magistratura”. Un approccio equilibrato, se non fosse che la stessa sinistra dimentica questa misura quando si tratta degli avversari politici.

Ne è un altro esempio il caso di questi giorni dell’ex sindaco di Pesaro Ricci, gia’ a lavoro per prossime elezioni della Regione Marche nella compagine del centrosinistra, travolto da un’inchiesta della Magistratura e raggiunto da un avviso di garanzia

Il Partito Democratico ha subito fatto quadrato verso l’ex sindaco, parlando di attacchi politicizzati e di manovre giudiziarie a orologeria. Anche qui, silenzio assordante sulle eventuali implicazioni etiche o sull’opportunità di fare un passo indietro in attesa di chiarimenti. Unica voce fuori dal coro è stato il pentastellato Giuseppe Conti, che sta pensando di sfilarsi dell’alleanza elettorale con il PD. Altro caso eclatante, questa volta a casa nostra in Toscana. è quello di Ilaria Bugetti, sindaca pidiessina di Prato.

Indagata per corruzione dalla Procura di Firenze, le è stato notificato un avviso di garanzia il 13 giugno 2025, con richiesta di arresti domiciliari da parte dei magistrati, poi revocati

La sindaca, diversamente dal milanese Sala ha presentato le dimissioni, invocando un “atto di amore e affetto verso Prato” e nel rispetto delle istituzioni. Anche in questo frangente, il PD regionale e nazionale le ha rinnovato la fiducia parlando di “gesto di responsabilità”, senza alcuna autocritica pubblica o richiesta di chiarimenti sulla vicenda.

Eppure basta tornare indietro di qualche mese per ricordare la furia mediatica e politica contro Giovanni Toti, governatore della Liguria, o contro il generale Vannacci, reo secondo molti solo di dire ciò che pensa. In quei casi la sinistra ha cavalcato l’onda giustizialista, chiedendo a gran voce dimissioni e sospensioni, prima ancora che le indagini potessero produrre un esito concreto.

La realtà è che la sinistra italiana ha una doppia morale, e il garantismo, valore nobile in sé, diventa un’arma politica a geometria variabile

La presunzione d’innocenza vale solo per gli iscritti, affiliati e amici. Per gli avversari politici si invoca a gran voce la gogna mediatica.

Il centrodestra, pur con sue limitazioni, ha mantenuto una linea più coerente. Quando è stato necessario fare un passo indietro per rispetto delle istituzioni, lo ha sempre fatto. E ha preteso a tutti i suoi esponenti di qualsiasi livello, rigore e serieta’.

Lo stesso purtroppo non è avvenuto a sinistra

E questa contraddizione fra essere i paladini della democrazia e della legalità solo quando fa comodo, per poi negare lo stesso trattamento a chi non è allineato, crea una frattura nella credibilità mediatica della sinistra italiana. Perché il garantismo o vale per tutti, o non è altro che una maschera.

Leggi anche:

https://www.adhocnews.it/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

SEGUICI SU GOOGLE

Tags: ARRESTIGIUSTIZIAMoralePARTITO DEMOCRATICOPRIMO PIANO
Articolo precedente

Il bilancio della Toscana

Prossimo articolo

C’era una volta il PCI

Prossimo articolo

C'era una volta il PCI

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.