La scuola ‘petalosa’ ed inclusiva produce solo omologazione ed ignoranza

Il 51% dei quindicenni italiani incapaci di comprendere un testo

Scuola

La scuola non educa più. Indottrina.

E i risultati si vedono. L’ignoranza funzionale avanza per le nuove generazioni.

È stato oggettivamente rilevato, da organismi terzi che non possono essere tacciati di militanza.

La dispersione scolastica implicita in Italia, cioè l’incapacità di un ragazzo/a di 15 anni di comprendere il significato di un testo scritto, è al 51%.

E se Claudio Tesauro, Presidente di Save the Children Italia sostiene che “i più colpiti sono gli studenti delle famiglie più povere, quelle che vivono al sud e quelle con background migratorio“, noi ravvisiamo le colpe in altro.

In una realtà comune a tutti gli studenti.

Una triste realtà

Purtroppo ce lo aspettavamo. E sentiamo di avanzare una chiave di lettura per cosa ha portato a questo disastro.

Asterischi, scwha, libri dichiaratamente politicizzati, climatismo militante ed omologazione nelle teorie.

Ed ancora: stravolgimenti della lingua italiana, declinazioni al genere femminile di termini neutri. Queste le priorità di una scuola che non educa più. Perché ha altri obiettivi, evidentemente.

Una volta la scuola, liceo classico in primis, insegnava a pensare, ora inculca un pensiero preconfezionato e standardizzato.

Ovviamente ostracizzando chi dissente o si discosta ereticamente dalla vulgata dominante.

E pencolando sempre verso sinistra.

Vedo addirittura okkupazioni contro la meritocrazia, anche nel mio amato vecchio liceo.

Il climatismo militante è il dogmatismo in ordine all’origine antropica dei cd ‘cambiamenti climatici‘ o delle emissioni cd ‘climalteranti‘. Senza possibilità di smentita o di discussione, e da discutere invece ce ne sarebbe eccome. Questo è ciò che si respira nelle aule italiane.

Su argomenti che studi univoci non hanno, ma chi dissente è tacciato di eresia.

Si è combattuto il nozionismo con l’idealismo. Con la propaganda. Come se il primo fosse un male e i secondi la soluzione. Invece erano rimedi peggiori del nozionismo stesso, che se portato all’eccesso è fine a se stesso, ma se cancellato ed eliso produce semplicemente ignoranza.

 

Gli insegnanti ormai uniformano il pensiero invece di offrire chiavi di lettura criticamente speculative. Il contrario della loro missione.

Se si impone una soluzione invece di insegnare a trovarne una con le proprie forze e convinzioni, non siamo più di fronte all’educazione, ma all’indottrinamento. Ne erano pieni i regimi dittatoriali.

E le conseguenze non possono che essere disastrose.

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