La narrazione dice che l’Ucraina sia un paese democratico
Questa favoletta puo’ andare bene per le cheerleaders del novello Winston Churchill di Kiev.
L’Ucraina è ben lungi dall’essere un modello democratico.
La realtà è più oscura e preoccupante: l’Ucraina è da tempo uno dei paesi più corrotti del mondo.
Nel suo rapporto annuale pubblicato nel gennaio 2022, Transparency International ha classificato l’Ucraina al 123° posto su 180 paesi esaminati, con un punteggio di 32 su una scala da 1 a 100.
A titolo di confronto, la Russia si è classificata solo leggermente più in basso, al 139° posto, con un punteggio di 29.
I risultati dell’Ucraina nella tutela della democrazia e delle libertà civili non sono molto migliori dei suoi risultati in materia di corruzione.
Nel rapporto 2022 di Freedom House, l’Ucraina rientra nella categoria “parzialmente libera”, con un punteggio di 61 su 100.
È interessante notare invece che l’Ungheria di Viktor Orban, da sempre attaccata dalla feccia progressista, si classifica 8 punti più in alto dell’Ucraina.
Anche prima dello scoppio della guerra, si sono verificati atti di autoritarismo perpetrati dal governo di Kiev
Pochi mesi dopo la rivoluzione di Maidan del 2014, si sono verificati tentativi di soffocare le critiche interne, che si sono intensificati con il passare degli anni.
Il governo di Kiev ha anche attaccato i dissidenti politici, adottato misure di censura e bandito i giornalisti stranieri che consideravano critici del governo ucraino e delle sue politiche.
Non lo dico io, ma Amnesty International, Human Rights Watch, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa e altri osservatori indipendenti.
Il battaglione neonazista Azov era parte integrante dell’apparato militare e di sicurezza del Presidente Petro Poroshenko e ha mantenuto tale ruolo durante la Presidenza di Zelensky.
In effetti, alcune misure repressive si sono intensificate sotto Zelensky anche prima dello scoppio della guerra con la Russia.
Nel febbraio 2021, il governo ucraino ha chiuso diversi media indipendenti.
Lo ha fatto sulla base di standard del tutto vaghi
Zelensky ha usato la guerra come giustificazione per mettere fuorilegge 11 partiti di opposizione e controllare diversi media.
Queste sono misure difficilmente compatibili con una democrazia, anche in tempo di guerra.
Non contento, pochi mesi fa ha cercato di abolire le agenzie anticorruzione, le stesse che in questi giorni hanno scoperto il marcio e la corruzione diffusa all’interno del governo.
Insomma, nella migliore delle ipotesi, l’Ucraina è un paese corrotto, non democratico, e con preoccupanti politiche repressive.
Vale la pena continuare a difendere questo paese?
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