La “Loggia Ungheria”: magistrati, politici… e infine cittadini

paese strano

Paese strano il nostro. Ci dovremmo concentrare adesso sulla nostra rinascita nazionale. Ma non c’è tempo per soffermarsi sulle analisi del PNRR ed eventualmente discutere sui punti di debolezza del piano e sulle future scelte che subito viene fuori un nuovo presunto caso di logge massoniche. E stavolta mischiate al terzo potere dello Stato, il potere giudiziario.

Alla fine degli anni ’70 e inizi anni ’80 molti potentati, in modo trasversale, erano membri della fantomatica Loggia P2, a guida del maestro venerabile Licio Gelli. “Trame atlantiche” si diceva, con un “piano di rinascita nazionale”, come illustrò in un suo famoso libro Sergio Flamini. Poi nel 1992 ci furono le famose “Mani Pulite”, periodo dal quale si disse sarebbe nata la Seconda Repubblica.

Lasciamo per un attimo perdere le considerazioni sulla libertà di associazione, di espressione e di opinione. E le varie analisi di questi fenomeni, molto più complessi e di difficile narrativa e spiegazione per l’uomo qualunque. Non certo per la sua mancanza di iniziazione, l’uomo qualunque appunto, ma solo perché non interessato agli aspetti “filantropici” delle logge massoniche.

Il potere giudiziario

Ma l’uomo qualunque è sicuramente interessato che il “terzo potere” quello giudiziario, con a capo il Presidente della Repubblica, autogovernato dal Consiglio Superiore della Magistratura, funzioni, nel modo più efficace ed efficiente possibile. Non solo, ma anche in modo equo ed imparziale. Amministrando la giustizia e favorendo la crescita di una magistratura fatta da gente valida, per bene, integerrima. E sanzionando in termini di carriera i magistrati che non fanno bene il loro lavoro, secondo i canoni ricordati or ora. Per quanto mi riguarda io ho fiducia massima nel magistrato, e nel sistema magistrale.

Ma, ecco il punto. Un po’ nasce dal caso Palamara. Un membro del CSM che in qualche modo indirizza carriere e forse pure indagini. Ma mica fa tutto da solo. Se si interfaccia con gli altri magistrati che diciamo si rendono disponibili a quel sistema (detto da lui nel suo libro, dal titolo: “il Sistema”), allora il cittadino qualunque inizia ad avere dei dubbi. Perché il terzo potere è più interessato al potere, che alla giustizia. Fa politica ed in modo non equo perché se non la pensi come lui, ti indirizza, con le indagini, verso un tribunale.

Una loggia paramassonica di nome Ungheria

Il giornalismo di casa parla poco volentieri di questi temi. Coinvolgono non solo la Magistratura ed il suo organo di governo, ma anche, sembra di capire altri tipi di potere, fatto di mille gangli e settori. Non essendoci molte inchieste sul tema tutto finisce in una melassa di luoghi comuni. Ed eccoci a questi giorni. Amara, un avvocato, non Palamara che è ex magistrato, pare abbia dichiarato che esiste una specie di loggia massonica di cui lui è membro. La loggia Ungheria, nella quale vi sono magistrati e membri di forze armate (qui il parallelo con la P2 calza) che una certa pressione su determinati argomenti abbia esercitato.

Ed i magistrati informati nero su bianco di queste dichiarazioni che cosa hanno fatto come indagini o inchieste interne? Niente.

Siamo un paese strano. Stiamo giorni interi a parlare di inezie, richiamandoci a valori di libertà. Ma poi quando si potrebbe incidere migliorando “con fatica” e rendendo più “vero” il nostro sistema attinente ai valori costituzionali, nessuno fa nulla di serio. Neanche una specie di indagine. Per esempio ci si potrebbe ricordare di come fu stoppato il giudice Corona sulla indagine in Calabria sulle logge massoniche.

Insomma per essere ancora più chiari, i nostri magistrati in CSM ogni tanto si distraggono. Come per esempio quando Palamara disse di fermare Salvini perché anche se aveva ragione andava fermato. Creando una indebita ingerenza su una parte politica rispetto ad un’altra alterando la normale lotta politica tra i partiti e movimenti di opinione. Ed ora si scopre che un giudice pare non abbia “indagato” “informato” il CSM o chi altro per le dichiarazioni raccolte da un avvocato importante ed influente su una loggia massonica che forse può alterare il “giudizio” il “lavoro” ordinario del CSM o di alcuni giudici.

Una caduta rovinosa della magistratua

Ma che sta succedendo? Il terzo potere non può essere caduto così in basso. Noi cittadini ci dobbiamo fidare di persone integerrime che amministrano la giustizia, sperando che non si ritrovino in chissà quale segreto ambiente per decidere chissà quali stratagemmi a favore di una parte politica rispetto ad un’altra.

A chiusura di quanto sopra faccio una riflessione sulle società segrete. Se prolificano perché permeate dalla ricerca di un ambiente speculativo e carrieristico, nel quale si cerca di fare affari a discapito di raggiungere alti sentimenti filantropici, poi non ci lamentiamo se ogni 2 o 3 anni vengono tirate in ballo in chissà quale scandalo.

Semmai è sconcertante che alcuni magistrati per la carriera non sempre si concentrino sul miglior lavoro da fare, ma semmai su quale sia la migliore amicizia per fare carriera. Problema non solo italiano e non solo della magistratura, ma particolarmente sentito in Italia. Speriamo nella riforma della giustizia prevista dal PNRR, realizzata prima che qualche scandalo travolga questo Parlamento. Quasi come se fosse uno scoppio ad orologeria. Così non si cambia un bel niente. Come si chiamava: “traffico di influenze”.

Finche la giustizia è questa poveri cittadini.

 

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