Joe Biden, Presidente degli Stati Uniti, appare sempre più confuso.
Il democratico, descritto come la panacea a tutti i mali trumpiani dalla stampa radical chic, in realtà è un uomo fragile e malato, incapace di gestire la sua carica, in mano di fatto al suo entourage che gli fa firmare ordini esecutivi che nemmeno conosce o comprende.
Da più parti per lui si parla di una diagnosi di “demenza senile” o addirittura Alzheimer.
A ottobre, in piena campagna elettorale, aveva chiamato Trump con il nome di “George“.
“Ancora Quattro anni di George… ehm George, e saremo nella posizione che se Trump verrà rieletto ci troveremo in un mondo diverso”.
Un uomo che merita la nostra pietà, ma che mai avremmo voluto a gestire le sorti della più grande superpotenza al mondo.
Un recente video twittato da Holly Wiley descrive Sleepy Joe in tutta la sua cruda realtà.
Questo il VIDEO postato su Twitter.
Incapace di parlare
Durante una visita a Houston, Texas, investita da un freddo insolito per quelle latitudini, il Presidente appare annebbiato.
A dir poco.
Il Texas ha appena annunciato di aver rimosso ogni obbligo di mascherine e distanziamento sociale. In aperto contrasto con le disposizioni del governo federale.
Biden, comunque, da parte sua ha tacciato tali comportamenti come da “uomini di Neanderthal“.
O almeno così ha riportato il suo staff.
La realtà, invece, descrive un uomo che dimostra tutti i suoi 78 anni. Il Presidente più anziano di sempre.
Parole stentate
Il President Joe Biden stenta a leggere il suo discorso.
Storpia i nomi dei deputati democratici e repubblicani che intende ringraziare, si incanta, si stropiccia gli occhi.
E alla fine, smarrito, si chiede “cosa sto facendo qui?”.
Riportiamo le sue parole.
“La deputata, uh, Sheryl- Shirley Jackson Lee” intendendo la Repubblicana Sheila Jackson Lee.
Ha continuato ringraziando “Al Green, Sylvia Garcia, Lizzie Pinneli— scusatemi, Pinell, e, uh, cosa sto facendo qui ?”
“Sto perdendo il filo, e, uh, um— [Sylvester] Turner, Giudice [Lina] Hidalgo, uh, grazie a tutti per l’accoglienza”.
Poi ha lasciato il podio a metà e in tutta fretta.
Se questo è un Presidente..il problema è che l’alternativa adesso è Kamala Harris, che arriverà tra gli osanna Liberals molto prima di quanto non crediamo. Per fare danni incalcolabili.
E allora rimpiangeremo questo piccolo debole uomo che intenerisce nella sua fragilità.
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