Italia Viva, conti in rosso e idee in saldo: Renzi attacca il governo ma non paga i conti di casa

Italia Viva, conti in rosso e idee in saldo: Renzi attacca il governo ma non paga i conti di casa

Matteo Renzi ha sempre avuto un grande talento: quello di attaccare chi governa a prescindere dal merito delle decisioni.

Oggi lo fa con Giorgia Meloni, ieri lo faceva con Conte, prima ancora con Letta e con chiunque altro non rientrasse nel perimetro della sua visione personalissima della politica

Ma se c’è un bilancio che non può nascondere dietro i suoi slogan, è proprio quello del suo partito, Italia Viva.
Il Rendiconto 2024 parla chiaro: quasi 1,5 milioni di euro di disavanzo, debiti verso fornitori per oltre 1,4 milioni, e un partito che non riesce più nemmeno ad autofinanziarsi. Le spese per pubblicità, viaggi, eventi e propaganda sono esplose – probabilmente più per tenere in vita un ego che un progetto politico.

E mentre il partito affonda, Renzi scrive libri

Niente di male, per carità: ma se ci guadagna, un consiglio glielo diamo noi – metta quei soldi a copertura del buco che ha lasciato nel suo stesso partito, visto che, secondo i dati ufficiali, non risulta nemmeno tra i più generosi finanziatori della sua creatura politica.

La verità è che anche i suoi sostenitori si stanno stancando: le donazioni sono crollate, la sua credibilità si è assottigliata, e gli elettori lo hanno chiaramente detto nelle urne, europee comprese.

Nel frattempo, Renzi non perde occasione per colpire il governo, cercando ogni giorno un modo per sabotare l’operato di chi è stato legittimamente eletto e governa con il consenso popolare

Ma forse dovrebbe prendersi un momento per guardarsi allo specchio – e ai conti del suo partito – prima di impartire lezioni agli altri.

La politica non è un palcoscenico per il monologo permanente di un ex premier in cerca di applausi. E nemmeno un bancomat personale per campagne mediatiche autoreferenziali.

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