Il derby d’Italia è bianconero! Romane beffate nell’extra time

La partita più attesa del girone di andata ci conferma che questa Juve è imprendibile. Il derby d’Italia rafforza però sia la vecchia signora che la Milano neroazzurra. Bianconeri che dimostrano di fronte agli avversari per eccellenza l’ennesima prova di sostanza, cinismo e qualità che fanno veramente ben sperare in ottica di potenziale “triplete”. Neroazzurri invece escono dallo Juventus stadium consapevoli che non sono più una sorpresa ma una consolidata realtà. Per larghi tratti della partita hanno tenuto il campo senza problemi, e se non fosse per il palo colpito da Gagliardini su splendida percussione centrale, il primo tempo poteva finire in vantaggio. La gara viene decisa nel secondo tempo dal solito “ammazza grandi” Mandzukic, che di prepotenza conclude a rete di testa su pregevole cross dell’ex Cancelo. 1-0 e Juventus a +8 dal Napoli.

Azzurri che si impongono per ben 4-0 contro il malcapitato Frosinone. Gara senza storia fin dalle prime azioni dove gli uomini di mister Ancellotti mettono in mostra tutto il loro repertorio di classe e potenza portandosi in vantaggio subito con Zielinsky e raddoppiando a fine primo tempo con Ounas. Nel secondo tempo il risultato viene arrotondato con la doppietta del solito Milik. Azzurri ora a +6 dall’Inter.

In corsa per l’ultimo posto Champions nulla di nuovo tra Milan e Lazio che pareggiano entrambe in casa rispettivamente contro Torino e Sampdoria.

Gara imprecisa da parte dei rossoneri che sprecano numerose palle gol davanti alla porta del Torino con il trio Higuain, Cutrone e Suso. Gli uomini di Gattuso devono però ringraziare anche Donnarumma per un paio di parate fondamentali su Belotti che fanno terminare la partita a reti bianche.

Tutt’altra partita invece per i biancocelesti che, dopo il ritiro imposto dalla dirigenza, danno segnali di bel gioco che tanto avevamo ammirato l’anno scorso. La partita la fa la Lazio ma a passare in vantaggio è a sorpresa la Samp con l’inossidabile Quagliarella, bravissimo a sorprende la retroguardia laziale sul filo del fuorigioco, e portando i blucerchiati in vantaggio al break. Il secondo tempo è a sole tinte biancocelesti che si riversano in avanti alla ricerca del pareggio che avviene a 10’ dal termine con Acerbi sugli sviluppi di calcio d’angolo. La partita sembra finita ma nel finale succede di tutto: l’arbitro concede 5 minuti di recupero e ad un minuto dal termine Luis Alberto trova un insperato rigore su fallo di mani dubbio (ma concesso tramite VAR) sugli sviluppi di un calcio di punizione dal limite. Sul dischetto si presenta Immobile che non sbaglia e fa esplodere l’Olimpico. I festeggiamenti però fanno abbassare la concentrazione agli uomini di Inzaghi che riescono nell’impossibile impresa di prendere gol a 15 secondi dalla fine sull’ultimo lancio disperato della Sampdoria. Saponara è il più lesto a raccogliere la palla dentro l’area di rigore laziale e battere Strakosha. firmando il 2-2 finale.

Altra sfida decisa all’ultimo secondo è quella di Cagliari, dove i padroni di casa affrontavano la Roma. I giallorossi partono con il piglio giusto e si portano subito in vantaggio con Cristante con un gran tiro da fuori, e raddoppiano sul finire di primo tempo con Kolarov su punizione. Partita che sembra ormai decisa si ribalta nel secondo tempo, dove i giallorossi spariscono progressivamente dal campo in favore dei sardi che dopo molteplici tentativi trovano il gol della speranza con Ionita a 5’ dal termine su schema da calcio d’angolo. Gli ultimi minuti della partita sono da cardiopalma. L’arbitro concede 5’ di recupero dove si gioca solo a una porta: quella giallorossa. Il Cagliari prova il tutto per tutto con lanci dentro l’area di rigore e in una di queste ne fa le spese il portiere Olsen colpito da Faragò. Proteste cagliaritane che vengono domate dall’arbitro con un doppio cartellino rosso ai danni di Srna e Ceppitelli. Il dramma giallorosso viene consumato però sull’ultimo pallone rimesso in gioco, dove la retroguardia romanista si fa cogliere impreparata sul disperato lancio lungo della difesa del Cagliari. Il più lesto è Sau velocissimo a involarsi verso la porta di Olsen, battendolo in uscita. 2-2 e giallorossi in ritiro imposto dai dirigenti fino a data da destinarsi.

 

In coda importantissime vittorie dell’Empoli nello scontro diretto contro il Bologna per 2-1 (Caputo, Poli e La Gumina). Con Iachini gli azzurri sono a 3 vittorie consecutive in casa e per la prima volta escono dalle sabbie mobili del terzultimo posto. Retrocessione in serie B più vicina ora per l’Udinese che perde in casa per 1 a 3 contro l’Atalanta. I gol portano la firma di Lasagna per i friulani e Zapata (tris per lui) per i bergamaschi. Gli altri scontri diretti per non retrocedere si concludono tutti in pareggio non portando grosse modifiche alla classifica. Sempre ultimo il Chievo che pareggia contro il Parma per 1-1 ma con Di Carlo in panchina registra tre risultati utili consecutivi. Parità anche per il nuovo Genoa di mister Prandelli e la Spal per 1-1 (Piatek su rigore e Petagna) e per Sassuolo e Fiorentina per 3 a 3. I gol sono firmati da Duncan, Babacar e Sensi per i neroverdi e Simeone Benassi e Mirallas per i viola.

 

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