Il concerto con le bolle

A Oklahoma City un concerto sperimentale

La band americana Flaming Lips ha organizzato il 22 gennaio scorso un concerto dal vivo dentro bolle di plastica.

La soluzione “pro-distanziamento anti Covid” è stata ideata per un live in un locale nella loro città, Oklahoma city. Così un centinaio di spettatori ha potuto assistere al concerto racchiusi nelle palle gonfiabili a grandezza umana.

I Flaming Lips hanno eseguito il “Primo concerto al mondo nelle bolle spaziali”. La location è quella del Criterion di Oklahoma City con il pubblico diviso in 100 palle giganti e gonfiabili progettate per ospitare almeno tre persone. Anche ogni membro della band aveva la propria sfera individuale sul palco.

Il frontman Wayne Coyne ha spiegato alla stampa che l’idea è arrivata proprio dal disegno pubblicato sui social.

“Ho fatto un piccolo cartone animato. Ho disegnato me stesso. Erano i The Flaming Lips nel 2019, e io sono l’unico in una bolla spaziale, e sono sul palco. Poi ho disegnato The Flaming Lips nel 2020. Sono in una bolla spaziale, ma anche tutti gli altri”.

Lo spettacolo ha ospitato 100 bolle, in grado di contenere fino a tre persone ciascuna, con la band all’interno delle proprie capsule.

All’interno di ogni bolla è stato posizionato un altoparlante ad alta frequenza – per evitare che il suono venisse smorzato – così come una bottiglia d’acqua, un ventilatore a batteria.

Un cartello recava le scritte “Devo fare pipì / fa caldo qui”. Se diventava troppo caldo, la bolla veniva riempita con aria fresca usando un soffiatore per foglie, e i fan che avevano bisogno del bagno venivano scortati dal personale del locale una volta indossata la mascherina.

 

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