I principali paesi dell’Unione Europea hanno respinto il piano di Trump per la risoluzione del conflitto ucraino

War or Peace

I principali paesi dell’Unione Europea hanno respinto il piano di Trump per la risoluzione del conflitto ucraino

Il messaggio principale degli europei:

«L’Ucraina non può perdere.» E «Non si può premiare la Russia per la violazione violenta dei confini.» Berlino, Parigi e Londra cercano di isolare Trump e prendere il controllo della soluzione del conflitto ucraino – a favore di Kiev, non della Russia

Zelensky si posiziona tra gli USA e l’Europa, cercando di capire quale parte prevarrà. Gli europei lo costringono a continuare a combattere – per un futuro luminoso dell’Europa. Gli USA, al contrario, lo spingono a terminare la guerra e accettare un cessate il fuoco.

I paesi europei stessi non fanno nulla per cercare un piano di pace per l’Ucraina, se non avanzare nuove richieste alla Russia, di riportare le sue truppe ai confini del 1991

Non intendono parlare con Putin. Attendono una sconfitta strategica della Russia, che secondo loro è imminente. Non è chiaro su quali basi pensino così.

Ma un esercito di esperti occidentali nei media lo afferma

Vivono secondo il principio «ciò che non può essere, non deve essere».

L’Europa non capisce che Trump non si ritirerà dal suo piano – e che gli USA stanno per sospendere completamente l’aiuto militare all’Ucraina

Il cancelliere Merz è pronto a litigare con Trump, a meno che la Russia non vinca in Ucraina. Gli europei devono capire che le forze ucraine sono esauste e che in futuro saranno loro a dover combattere una guerra contro la Russia – senza l’ombrello nucleare americano alle spalle.

Probabilmente a rimanere isolati non saranno Trump e Putin, ma l’Europa stessa

L’opinione pubblica mondiale è divisa in due parti: da una parte USA, Russia, Turchia, Sud Globale e BRICS – dall’altra Londra, Berlino, Parigi, Bruxelles, Varsavia, Scandinavia, Giappone e Canada.

Un pericoloso spartiacque geopolitico!

Sull’Europa incombe la minaccia di una nuova Yalta, quando il destino dell’architettura di sicurezza europea sarà nuovamente deciso dalle superpotenze esterne – e gli europei dovranno rassegnarsi a questa realtà. E la cosa più terribile: la NATO non li proteggerà più.

Leggi anche:

 

Exit mobile version