• Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
oAdHoc News Quotidian
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
AdHoc News Quotidiano
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Home Attualità

Guam isola “maledetta”: 669 marinai americani contagiati su portaerei

di Paolo Sebastiani
20 Aprile 2020
In Attualità
0
GUAM
401
VISITE
CondividiTwitta

Guam – Il coronavirus ha colpito 669 marinai della portaerei Theodore Roosevelt. Un bilancio drammatico. Con il numero dei contagiati cresciuto di giorno in giorno. Lunedì i marinai positivi erano 585 – sui circa 5mila a bordo – ieri un centinaio in più.

La polemica in Usa

Lo rende noto la Marina militare degli Stati Uniti. Subito travolta dalle polemiche in patria. Il capitano della portaerei, è stato silurato per essersi rivolto con una lettera ai media. Nella stessa sollecitava azioni concrete da parte del Pentagono contro la diffusione del covid-19 sulla nave. Spiegava, poi, che secondo lui era impossibile contenere la diffusione del contagio a causa degli spazi angusti. La lettera pubblicata sul San Francisco Chronicle ha fatto scoppiare la polemica, e incazzare lo Stato Maggiore USA.
La Nbc riporta che non tutti i marinai hanno fatto i tamponi. Mentre la Marina militare a stelle e strisce ha dichiarato di aver fatto il test al 94% dei marinai. Otto marinai sono in cura presso l’ospedale navale americano di Guam, dove la portaerei è attraccata. Al momento si conta un morto, un sottufficiale deceduto nell’ospedale di Guam. L’isola del resto non è nuova ad episodi eccezionali.

Guam e il soldato nascosto per 28 anni

Guam è un isola dell’oceano Pacifico occidentale, al largo del Giappone, dal 1950 è un territorio non incorporato degli Stati Uniti. Ma i cui abitanti hanno garantita la cittadinanza americana. Nel 1972 nell’isola fu ritrovato un soldato giapponese, Shoichi Yokoi. Si era nascosto in una grotta nella giungla per 28 anni, del tutto ignaro della fine della guerra mondiale. Tornato in patria, all’arrivo pronuncia soltanto queste parole: “Ho vergogna di essere tornato vivo”. Poi, durante una visita al Palazzo Imperiale di Tokyo, spiega meglio il concetto: “Vostra Maestà, sono ritornato… Sono profondamente dispiaciuto di non aver potuto servirla bene. Il mondo è sicuramente cambiato, ma la mia determinazione nel servirla non cambierà mai“.

 

Leggi anche: https://www.adhocnews.it/cernobyl-il-fascino-perverso-della-atomgrad-tra-stalker-e-turisti-atomici/

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Tags: GUAMUSA
Articolo precedente

La nuova leadership nella destra italiana post pandemia

Prossimo articolo

Crimi, un turista spaesato al tempo del coronavirus

Prossimo articolo
CRIMI

Crimi, un turista spaesato al tempo del coronavirus

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Contatti e informazioni AdHoc News
  • Partners & Advertising
  • Privacy policy
  • Cookie policy

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.

Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • Politica
  • Attualità
  • Cultura
  • Cronaca
  • Relax
  • Sport

© 2025 JNews - Premium WordPress news & magazine theme by Jegtheme.