Giuseppe Conte prova a distribuire le sue colpe anche sull’opposizione

Colpe

La divisione delle colpe – Mi viene subito in mente un antico proverbio: chiudere la stalla quando i buoi sono scappati. Questo è quello che la pochette dal davanti e Casalino da dietro avrebbero suggerito a Giusy Conte: dividi la colpa col nemico.

Fortunatamente i tre leader di destra hanno fatto fronte comune e voltato le spalle (da lontano) alla proposta delinquenziale del Presidente del Consiglio. “No morino!” si direbbe a Firenze.

Troppo facile chiedere collaborazione quando la bomba sta per esplodere. Chiedere aiuto per gettare la colpa sugli altri è meschino. Questo tavolo comune sarebbe dovuto avvenire a maggio, per coordinare un piano di gestione. Adesso no. Adesso caro Conte, la patata bollente te la tieni tu.

Ma la legge dello scarica barile è una consuetudine molto in voga nel Governo. Basti vedere come viene gestita tra Stato e regioni la nuova chiusura. Nessuno vuole prendersi la responsabilità. E, nel caso, è colpa di qualcun altro. Meglio ancora se di Salvini.

Oggi Giusy Conte ci riproverà in Parlamento: chiederà al centrodestra di assumersi metà delle colpe della malagestione governativa. Colpa che sicuramente diverrà tutta di Meloni/Salvini/Berlusconi. C’è da esserne sicuri.

Menomale che il Cavaliere ha già fischiato la fine della partita. Siamo fuori tempo massimo caro Conte. Le responsabilità sono solo e soltanto tue.

Specialmente che adesso il centrodestra è avanti in tutti i sondaggi, non può e non deve permettersi di lasciarsi trascinare nel maelström delle disgrazie governative da questa accozzaglia di saltimbanchi, giocatori di tre carte e imbonitori vari.

 

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