Giulia e i ricatti emotivi

Giulia e i ricatti emotivi

Sono trascorsi cinque giorni dal ritrovamento del corpo straziato della povera Giulia. Tra processi mediatici e deliri politici sono emersi in questi ultimi giorni anche degli audio che la ragazza inviava quotidianamente alle amiche fidate.

Da questi affiora il malessere che affliggeva la studentessa fortemente dibattuta tra il mantenere i contatti con Filippo e interromperli definitivamente

Vittima di ricatti emotivi anche celati ed indiretti temeva per l’incolumità del ragazzo nonostante da parte di quest’ultimo avesse spesso intravisto atteggiamenti eccessivamente possessivi e di controllo della sua sfera privata.

Il fidanzato, fragile psicologicamente palesava il suo disagio dicendo di essere depresso, di non voler mangiare lasciando intendere anche di poter giungere ad un gesto estremo. Giulia nonostante non sopportasse più di essere “monitorata” temeva che se si fosse allontanata da quella quotidianità fatta di messaggi del buongiorno, emoticon etc scambiati con Filippo, se fosse accaduto qualcosa di brutto lei si sarebbe sentita in colpa. Una situazione di “amore tossico” per certi versi dal quale ci si sente sviliti e allo stesso tempo in trappola .

Non sapeva come uscirne fuori così come esternava alle amiche

Per non arrecare danno a quel ragazzo con cui aveva condiviso gioie e dolori nei tre anni di relazione, ha preferito mantenere un legame amichevole, spinta dal suo animo gentile, in fondo mai avrebbe pensato che in concreto il fidanzato potesse farle del male. Così anche quel maledetto sabato sera, l’ ultimo della povera Giulia, ha accettato di uscire , di offrire la cena a colui che poche ore dopo avrebbe per sempre strappato la sua vita.

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