Foto alla cripta Mussolini: sospeso consigliere Lega. Trionfa il politically correct

CRIPTA

Christian Braccini, consigliere comunale della Lega a Scandicci, ha pubblicato su Facebook una sua foto. Il perfetta per una bella gogna mediatica politically correct agostana. Eh sì, perché l’ingenuo consigliere ha fatto un giro a Predappio, ed ha pensato bene di scattare una foto ricordo davanti alla cripta Mussolini – peraltro chiusa – accompagnata da un: “W l’Italia”. Apriti cielo!

Il selfie non è piaciuto alla dirigenza del Carroccio. Sospensione immediata.

Così in una nota l’on. Daniele Belotti, commissario regionale della Lega in Toscana: “Ritenendo grave quanto fatto dal nostro esponente abbiamo, quindi, deciso di procedere con l’immediata sospensione dello stesso dal nostro partito. I valori di libertà e democrazia non devono essere, infatti, mai minimamente messi in discussione, neppure tramite un qualsiasi riferimento fatto sui social durante una normale vacanza estiva”.

Monia Monni, consigliere regionale in quota Pd, ci ha rifilato la solita minestra: “Consigliere si dimetta” “Non si può ‘omaggiare’ Mussolini a Predappio e un minuto dopo sedersi in un consiglio comunale senza battere ciglio. Nelle istituzioni democratiche e antifasciste non ci può essere spazio per coloro che osannano l’Italia dei repubblichini, dei franchi tiratori, della guerra e delle leggi razziali. Il consigliere di Scandicci del gruppo Lega-Salvini Premier deve dimettersi con effetto immediato”.

Predappio-Scandicci in un minuto non la fa nemmeno il super eroe Flash, cara Monni. E la sottolineatura non è casuale. Il consiglio comunale non lavora fino a settembre, ma volete mettere la forza evocativa data dall’immagine del leghista che scattato lo scatto scatta in comune.

Christian Braccini poteva evitare di mettere quel post su Facebook, non c’è dubbio. Siamo pure in campagna elettorale. Fornire un assist per un gol a porta vuota ad una sinistra spompata e senza idee, non è un colpo di genio. Ma proprio qui sta il punto. Siamo liberi di andare dove diavolo ci pare e ci piace oppure no?

Perché questi maledetti paladini della democrazia monoprospettica si riempiono la bocca di belle parole, per poi sputare fiamme di odio intollerante per chi osa uscire di un millimetro dai loro schemi. Basta davvero poco. Anche una cripta.

La dirigenza della Lega, da parte sua, si allinea docile al pensiero imposto. Con tanto di coda tra le gambe. Tra un mese, signori miei, la grande torta della Regione Toscana verrà divisa in 41 fette.

Non si può certo rischiare una porzione per un banalissimo consigliere di un comune secondario. Dai retta me, la prossima volta Christian vai fartelo alla tomba di Tito il selfie, vedrai che andrà tutto bene.

 

 

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