Flop del processo a Salvini: i buonisti di Liberi e Uguali vanno in tilt

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Un flop duro da digerire quello di stamattina. Lo stop ai magistrati di Palermo per il caso Open Arms ha mandato in tilt i buonisti. Nel mirino Italia Viva, rea di aver mandato all’aria la faccenda, astenendosi dal voto. Per Salvini resta l’immunità parlamentare.

In realtà il voto dei renziani non si è rivelato fondamentale. A fare davvero da ago della bilancia sono stati infatti i voti della dissidente Alessandra Ricciardi e dell’ex grillino Mario Michele Giarrusso.

Padre Alex Zanotelli contro Italia Viva

Vergogna“. A commentare con tono profondamente indignato il retrofront di Italia Viva sul caso Open Arms è padre Alex Zanotelli, missionario comboniano. “Resto sbigottito – dice all’Adnkronos – e l’unica parola che mi viene in mente è che i renziani si vergognino”. Padre Zanotelli conosce da vicino sia il caso della nave Gregoretti che quello in questione della Open Arms: “So bene quello che è avvenuto e le sofferenze patite dai 150 migranti bloccati sulla nave“.

Padre Zanotelli non si capacita del colpo di scena di Italia Viva: “Sapevo che tra i Cinque stelle c ‘è una fronda che ha sempre difeso Salvini ma ora che sia Italia Viva a farlo mi lascia shoccato. Lo dicano i renziani se vogliono un governo Salvini. E grave che siano i renziani a salvare Salvini. E’ possibile che abbiano cercato tutte le scuse per mettere i pali tra le ruote? Ma cosa vogliono fare? Rimango esterrefatto“.

Il commento di Liberi e Uguali

Il voto della giunta del Senato che ha negato l’autorizzazione a procedere contro l’ex ministro degli Interni Salvini per il caso della ‘Open Arms’ è un fatto molto grave. Italia viva, anche se la sua astensione non è stata determinante, si sta assumendo una responsabilità pesante“. Lo afferma la senatrice di LeU Loredana De Petris, presidente del gruppo Misto. “La Giunta e poi l’Aula non sono chiamate a giudicare ma solo a consentire che a decidere sia, come per tutti i cittadini, la giustizia. Sottrarre un ex ministro alla magistratura sarebbe dunque inaccettabile. Mi auguro che in aula Italia viva cambi il suo voto permettendo così alla giustizia di seguire il suo corso“.

La risposta di Italia Viva

No, non abbiamo salvato Salvini. Un po’ di matematica. La Giunta per le immunità del Senato ha approvato la relazione del presidente 13 voti a 7, Italia Viva conta 3 senatori all’interno della Giunta: i nostri non-voti non sono stati determinanti. Hanno votato con la destra l’ex grillino Giarrusso e una senatrice 5 Stelle“. Lo scrive su facebook il presidente di Italia viva Ettore Rosato.

“Il voto nella Giunta non è definitivo, serve solo a fornire un parere: sarà l’aula del Senato a decidere sul processo a Salvini come accaduto sui casi Gregoretti e Diciotti. Perché ci siamo astenuti? – aggiunge – Perché abbiamo scelto la strada della coerenza. L’istruttoria della Giunta è stata incompleta: abbiamo chiesto più volte di avere alcune informazioni (ad esempio, se la decisione sulla #OpenArms era stata assunta solo da Salvini o vi era stato un avvallo del Governo nella sua collegialità) che ad oggi non ci sono state fornite e che aspettiamo di ricevere entro la data del voto in Aula“.

Insomma, il flop è evidente. Dopo mesi di gogna contro Salvini l’armata dei buonisti si ritrova a mani vuote. Un boccone amaro che non va giù ai sinistroidi.

 

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