Firenze: non solo la tramvia, ma anche al sole e alla pioggia. Grazie alla soprintendenza

Firenze

Amo Firenze. Odio Firenze. Così come amo l’Italia, e odio l’Italia. Il bel paese, patria di enti, entucoli, burocrati e allocati per forza. Per far piacere agli amici, agli elettori. In Italia, e per traslato a Firenze, l’amico di… deve avere un posto di lavoro. Lo richiede lo scambio di favori. E qui nasce la burocrazia più intricata della terra.

Siamo, forse, anche governati in maniera corretta e conscia. Peccato che poi arrivi la scure dell’ente, dell’organismo, della commissione alle varie ed eventuali. Ricordate il famoso Viola Park e la sua nemesi Italia Nostra? (QUI l’articolo) Che poi finì tutto in cavalleria per decorrenza dei termini. Bravi bravi.

Adesso Firenze gode di un’altra alzata di scudi. La famigerata nuova linea della tramvia. Che (pare) nessuno voglia, ma si deve fare. Che andrà a togliere capacità di scorrimento ai viali tra piazza della Libertà e piazza Beccaria e seguenti, senza però togliere il traffico. I lavori dovrebbero (dovrebbero) partire nel 2022. E chissà quando verranno ultimati. Se seguiamo gli standard delle altre linee, faccio una previsione al 2029/2030. Ma forse sono solo malvagio.

Come le poste americane

Com’era il motto delle poste americane di inizi ‘900? Non il freddo, non il vento, non la pioggia, non la neve potranno fermare i nostri postini. Per traslato diventerà il motto degli utilizzatori della linea 3.2.1 (via!) della funambolica tramvia di Firenze. Infatti la Soprintendenza (eccolaaaa) ha fatto lo sgambetto al comune bocciando categoricamente un bene per i cittadini. Le pensiline.

Insomma, quando sarà pronta, nel tratto Libertà-Beccaria, bisogna aspettare il tram senza un minimo riparo. Adorabile la proposta della Soprintendenza di adottare delle pensiline di 5 metri, a fronte dei 30mt di lunghezza delle carrozze del tram. UTILISSIME!

In parole povere, non solo ci sarà un tram paralizzante per la città (già adesso si avvertono i disagi), ma andrà anche aspettato sotto la pioggia. Geniale!

Magari, ma solo magari, una bella metropolitana…

Grazie, di cuore, a tutti questi enti che danno a noi volgari scribacchini linfa vitale per andare avanti in questo difficile compito di cronisti cittadini.

 

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