Della serie a volte ritornano…si torna a parlare dei Fini
Non perché sia mancato a qualcuno.
Anzi la politica e gli italiani sono riusciti a dimenticarlo benissimo.
La destra è andata avanti, gli eredi del Movimento Sociale Italiano sono riusciti a fare molto meglio da quando si è messo da parte. Però torna alla ribalta per il processo di Montecarlo.
Colpevole o innocente mi interessa il giusto
La sentenza sul processo per la casa Monte Carlo è attesa per poco dopo la metà di aprile. Ma in fondo non è che importi.
A giudicare le responsabilità penali dei singoli deve pensarci la magistratura. Le responsabilità politiche che vanno attribuite a Gianfranco Fini però non possono prendere in considerazione seriamente l’assoluzione.
Due piani differenti
Come come detto poc’anzi, ad accertare se Fini sia colpevole o meno debbono pensarci i giudici. Per qualcuno valse il fatto che non poteva non sapere. Nel suo caso vedremo come si comporteranno.
Per quanto riguarda le responsabilità politiche sono oggettive.
Io non sono un bigotto o un moralista.Però debbo dire che è sicuramente esatto ed opportuno che non Cesare, ma soprattutto la moglie di Cesare debba essere al di sopra di ogni sospetto. Fare il politico comporta oneri e soprattutto onori.
E in questo chi non è sicuramente paragonabile a Giulio Cesare dovrebbe stare ancora più attento
Poi per quanto riguarda il fatto che lui non sapesse in merito ad una casa donata da una passionaria e ricca aristocratica al partito;che caso strano finisce nelle mani proprio del cognato, posso solo pensare a una frase del fu Giulio: “a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca “.
Però attendiamo la sentenza
Fatto differente è quello delle responsabilità politiche. Quelle sono innegabili.
Gianfranco Fini ha fatto due danni gravi. Il primo grave danno è stato agli italiani che si sono trovati per lui a subire la stagione dei governi tecnici.
Quando tolse la fiducia a Berlusconi consentì l’arrivo di Mario Monti. Fece saltare anni lavoro per stabilizzare la coalizione del centrodestra per consegnare il paese in mano a dei governi di intesa parlamentare, non legittimati dagli elettori che sono andati avanti fino a poco più di un anno fa.
14 anni di esproprio di sovranità popolare
E qui si consuma l’altro grave danno. Quello nei confronti della cultura politica che lo aveva portato a ricoprire prestigiosi incarichi che gli aveva affidato la responsabilità di consolidare qualcosa, non di distruggere tutto. Fortunatamente anche il popolo di destra è riuscito a fare meno facilmente di Gianfranco Fini.
Lasciamo stare la sua figura come uomo delle istituzioni.
Da Presidente della Camera non fu certo un arbitro imparziale. Quantomeno perché aveva il vizio di fondo di continuare a dirigere un partito. Anzi pretendeva il rispetto che si doveva ad una figura di garanzia, ad una figura terza terza, pur rimanendo tranquillamente segretario della sua creatura piccola e ben poco rilevante dal punto di vista del consenso elettorale.
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