Crescita a sorpresa dell’occupazione negli Usa che sta dando ancora più slancio ai listini.
A partire dallo sprint di Wall Street tutte le borse europee con il segni più, nella speranza che l’impatto della pandemia Covid-19 sull’economia mondiale si stia attenuando.
«Numeri straordinari, che porteranno a un lungo periodo di crescita» esulta il presidente Donald Trump.
In Usa crescono a sorpresa i posti di lavoro a maggio
A maggio l’economia americana a sorpresa ha aggiunto oltre 2,5 milioni di posti di lavoro.
Il tasso di disoccupazione è sceso dal 14,7% al 13,3%.
Stando al dipartimento del Lavoro, negli Stati Uniti, il mese scorso sono stati creati 2,509 milioni posti di lavoro, mentre gli analisti attendevano un calo di 8,33 milioni di posti.
La disoccupazione è diminuita al 13,3% dal 14,7%; le attese erano per un rialzo al 19,5%.
Neppure i disordini strumentali per la morte dell’afroamericano Floyd stanno frenando l’ascesa della occupazione in Usa
Anche Wall Street sta vivendo un momento magico che trascina al rialzo tutte le principali piazze occidentali.
Le Cassandre nostrane
A sentire i giornalisti italiani Trump sarebbe in difficoltà per i disordini ed i saccheggi cui è sottoposta tutta l’America da una settimana a seguito della morte di Floyd.
E la disoccupazione sarebbe galoppante e costituirebbe una piaga sociale acuita dalla pandemia.
Nulla di più falso.
L’occupazione che aveva raggiunto prima dell’emergenza Covid-19 livelli mai toccati dal 1969, è nuovamente in rialzo, la crisi economica del virus che il Tycoon continua a chiamare, a buon ragione, virus cinese, pare arrestarsi.
Le conseguenze di questa cavalcata potrebbero segnare un punto a vantaggio di Trump sul democratico Biden.
Unitamente all’atteggiamento ambiguo tenuto dai vertici Democratici all’indomani di omicidi e saccheggi conseguenti ai disordini di questi giorni.
Torneremo con un’analisi più approfondita sugli accadimenti reali di questi giorni in Usa, e sulle reazioni che i partiti stanno ostentando in previsione della tornata presidenziale di novembre, che appare non poi così lontana o scontata.
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