CPR, sicurezza e libertà: l’Italia reale contro la miopia ideologica della sinistra
I Centri di permanenza per i rimpatri (CPR) rappresentano oggi uno degli strumenti più importanti per affrontare seriamente l’immigrazione irregolare e tutelare la sicurezza dei cittadini.
La loro funzione è semplice quanto essenziale: trattenere temporaneamente chi è presente illegalmente sul territorio nazionale e deve essere rimpatriato
Non si parla di carceri, ma di strutture di controllo e gestione, fondamentali per garantire che le leggi dello Stato vengano applicate.
Furti, aggressioni, violenze, abusi. I cittadini italiani, in ogni regione, fanno i conti ogni giorno con situazioni di insicurezza che non possono più essere ignorate.Eppure, davanti a questa evidenza, c’è ancora una parte politica – la sinistra – che si ostina a negare la realtà. Una miopia ideologica che, in nome di un’accoglienza senza regole, finisce per ledere il diritto fondamentale dei cittadini a vivere liberi e sicuri.
Mentre la destra, con Fratelli d’Italia in prima linea, chiede a gran voce CPR in ogni regione per affrontare con serietà la questione, la sinistra continua a minimizzare, a girarsi dall’altra parte, a difendere un modello falliti
Eppure, davanti a questa evidenza, c’è ancora una parte politica – la sinistra – che si ostina a negare la realtà. Una miopia ideologica che, in nome di un’accoglienza senza regole, finisce per ledere il diritto fondamentale dei cittadini a vivere liberi e sicuri.
Mentre la destra, con Fratelli d’Italia in prima linea, chiede a gran voce CPR in ogni regione per affrontare con serietà la questione, la sinistra continua a minimizzare, a girarsi dall’altra parte, a difendere un modello fallito.
La sicurezza non è un privilegio
È un diritto. E negarlo, oggi, significa tradire proprio quei valori di libertà e dignità che si dice di voler difendere.
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