Continuano gli attacchi contro le forze statunitensi in Iraq

Statunitensi

U.S. troops clear debris following an Iranian missile strike at the Ain al-Assad air base in Iraq on Jan. 8. No one was killed, and U.S. officials initially said no American service members had been injured.

Periodo nero per le truppe statunitensi di stanza in Iraq.

Quest’oggi gruppi islamici hanno attaccato la base militare americana di Ain al-Asad, nell’Iraq occidentale, sparando 14 razzi contro di essa.

Due soldati statunitensi sono rimasti feriti. I danni materiali sono ancora in fase di valutazione.

L’attacco è partito dal vicino villaggio di Baghdadi, utilizzando un lanciarazzi mobile caricato su un camion. Il camion aveva un carico sacchi di farina per occultare l’arma.

Uno dei razzi ha avuto un malfunzionamento ed è esploso in loco, causando alcuni danni alle case ed alla moschea del villaggio. L’attacco, il cinquantesimo quest’anno contro strutture militari statunitensi, è stato rivendicato dal gruppo “Le brigate per vendicare al-Muhandis”, un gruppo piccolo e abbastanza nuovo.

Il gruppo, che prima di questo lancio aveva al suo attivo solamente un altro attacco, ha inviato un messaggio alle truppe american: “Vi costringeremo a lasciare la nostra terra sconfitti”.

Ain al-Asad era stata oggetto di un attacco effettuato con modalità analoghe mercoledi della scorsa settimana. Il precedente attacco non era stato rivendicato. I danni erano stati esclusivamente materiali.

Giovedi scorso era stato il turno delle truppe americane dislocate presso la base di Irbil, nel Kurdistan iraqeno, di essere attaccate, questa volta per mezzo di un drone. I Peshmerga, le forze di sicurezza curde, hanno abbattuto il velivolo poco prima che raggiungesse il proprio obiettivo.

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