Continua la fuga delle influencer a Dubai

Continua la fuga delle ‘influencer‘ a Dubai. Una fuga che era cominciata prima delle vacanze natalizie e che adesso ha subito un’impennata.

Complice anche la possibilità data dal governo italiano di viaggiare all’estero per turismo.
Va però detto che queste influencer, o sedicenti tali, a Dubai ci erano già andate in barba ad ogni restrizione.

Dubai in realtà, come altri stati, accetta arrivi dall’estero solo per motivi di lavoro o necessità.
Quindi ecco che tante sono volate nella perla del deserto per servizi fotografici o impellenti necessità di lavoro.

Poi sui loro profili mostrano ovviamente una vita degna di stipendi a molti zeri: alberghi a 5 stelle, ristoranti stellati, spiagge vip.

Ma è davvero questo il loro lavoro?

I dubbi sono tanti. Il primo a sollevarli, diversi mesi fa, è stato il giornalista e autore televisivo Gabriele Parapiglia dai suoi profili social. A quel punto in diversi si sono posti lo stesso dubbio.

Cosa ci fanno queste ragazze poco più che ventenni a Dubai? Come si mantengono? Che lavoro svolgono veramente?

Perchè mantenersi a Dubai non è certo semplice, soprattutto se si frequentano alberghi e ristoranti di lusso.

Inoltre Dubai vanta un tasso di prostituzione altissimo, nonostante la prostituzione sia un reato punito con 4 anni di reclusione.

Le ragazze che vanno là per prostituirsi possono arrivare a guadagnare fino a 15mila euro a sera. Mentre per fare compagnia ai ricchi residenti arrivano a chiedere 200 euro anche per bere un semplice drink insieme.

Quindi viene il legittimo sospetto che la vita di tante ragazze i fuga a Dubai sia si dovuta a motivi lavorativi, ma si tratterebbe del lavoro più antico del mondo.

Trovi l’uomo giusto che ti scarrozza sulla macchina di lusso, ti paga l’albergo a 5 stelle, ti porta a cena nei locali vip. Poi il tutto viene postato sulle pagine social da queste giovani, che però omettono di dire chi paghi loro questa vita di lusso.

Agli occhi dei follower diventano quindi modelli da seguire, i like aumentano, ma forse sarebbe bene cominciare a far capire che tante di loro a Dubai fanno le prostitute.

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