Contestazioni al Ministro Roccella: Una brutta pagina

Contestazioni al Ministro Roccella: Una brutta pagina.

Blitz degli attivisti di “Non una di meno” e “Exctinction Rebellion” (sic!) al Salone del Libro dove il Ministro della Famiglia Eugenia Roccella stava presentando il suo libro “Una famiglia radicale”.

I GRAVI FATTI DI TORINO

Non appena il ministro ha iniziato a parlare, i “ribelli” a suon di slogan hanno impedito la presentazione e il corretto svolgimento dell’evento.
Il tutto attraverso anatemi completamente fuori contesto, e del tutto sganciati dal contenuto del libro medesimo, che, si ricorda, è di natura biografica e in particolare riguarda la vita del padre della Roccella, peraltro uno dei fondatori del Partito Radicale.

Ma evidentemente ai contestatori la realtà interessa poco. Quello che importa è contestare un pensiero che non coincide con il proprio, in totale dispregio di ogni confronto e dialogo sui temi, pur sollecitato nell’occasione dal Ministro Roccella, tuttavia invano.

Infatti, il Ministro ha preteso che nessuno dei contestatori fosse portato via, ed anzi ha invitato una delegazione a salire sul palco per aprire un confronto. Ma non c’è stato nulla da fare. I pasdaran della contestazione sono allergici al confronto.

UNA CONTESTAZIONE FINE A SE STESSA SENZA ALCUN COSTRUTTO

Probabilmente a questi Don Chisciotte da divano, a questi viziatissimi radical chic da operetta nemmeno interessano i temi nel loro contenuto.

Molto meglio l’orgia solipsistica e autoreferenziale di una protesta fine a se stessa che offre solo più visibilità ma si rivela del tutto inefficace a incidere sulla cultura e sulla politica del Paese.
E mentre contestano un presunto squadrismo (ovviamente fascista) ne fanno invece metodo di lotta e di propaganda. Singolare che questi antifascisti abbiano respinto ogni tentativo di confronto di Roccella al fascistissimo grido “ce ne freghiamo” (del dialogo, nella fattispecie).

Ma si sa, in fondo, sul punto aveva ragione Sciascia che parlava di due categorie di fascisti: i fascisti e gli antifascisti impegnati a dare di fascisti ai propri avversarsi.

L’IMBARAZZANTE POSIZIONE DI LAGIOIA

Episodio gravissimo, insomma, consumato con la complicità del Direttore della Kermesse Nicola Lagioia, il cui intervento francamente si è rivelato surreale e grottesco. Incapace di condannare l’interruzione dell’evento culturale, Lagioia ha mostrato di essere schierato con i contestatori di cui ha di fatto giustificato le gesta. Da qui le proteste del centrodestra nei confronti degli attivisti e nei confronti del Direttore che, colto in fallo, ha virato verso la strada sicura del vittimismo dell’intellettuale perseguitato.

ENNESIMA FIGURACCIA DELLA SINISTRA

Se tutto questo è grave, ancor più grave, è la copertura politica degli antidemocratici contestatori da parte di una sinistra ormai evidentemente sempre più sull’orlo di una crisi di nervi. Non solo nessun esponente di sinistra ha manifestato la doverosa solidarietà al ministro, ma addirittura Elly Schlein si è inventata l’accusa al Governo e alla maggioranza di “non tollerare il dissenso” .
Le fa eco Chiara Appendino (movimento 5 Stelle) che non trova di meglio che difendere Lagioia omettendo ogni parola di vicinanza nei confronti del ministro Roccella.

Cioè, di fronte a un’aggressione squadrista si lamenta il presunto autoritarismo del governo?!

LA NARRAZIONE DELLA SINISTRA CHE DENOTA UN PROBLEMA DI PSICHIATRIA POLITICA

Siamo di fronte a una tale inversione della realtà, che una domanda sorge spontanea: In che mondo vive la sinistra italiana? Un mondo parallelo fatto di fantasmi e narrazioni sganciate dalla realtà e imbevute di paranoiche isterie ideologiche che costituisce il frame di riferimento di una sinistra che da un lato pretende di dare patenti morali di democraticità e dall’altro mostra una profonda allergia invece al libero confronto di idee.

Vittima delle proprie paure e incapace di darsi un’identità, la sinistra italiana abdica totalmente a una razionale analisi dei fatti e fugge in una rassicurante impostazione ideologica e da tifoseria che bene è rappresentata dalla neosegretaria Schlein.

Un giorno forse si sveglieranno e quel giorno dovranno fare i conti con la realtà!

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