Clubhouse, il social network solo audio

clubhouse

Clubhouse è il nuovo social network creato da Paul Davison e Rohan Seth nell’aprile dello scorso anno. Da pochi giorni è arrivato anche in Italia e sta già spopolando.

Si tratta di un social al quale è possibile accedere solo su invito (ogni nuovo utente ne ha a disposizione 2) e nel quale si usa solo la propria voce. Niente immagini, niente frasi ad effetto ed è scaricabile solo dagli utenti iOS.

L’app è organizzata in stanze dove gli utenti possono parlare fra loro, e una volta che la stanza viene chiusa la chiacchierata scompare.

La piattaforma ha regole ben precise: chi vi accede deve farlo con il proprio nome e ne viene verificata l’identità. Inoltre è vietato ai minori di 18 anni e non sono consentiti atti di abusi, bullismo o molesti.

Nella stanza alla quale si accede troviamo moderatori, speaker e ascoltatori. I moderatori hanno il compito di gestire la conversazione, invitare gli speaker e dare la parola a chi la chiede.

Perché la vera novità sta proprio in questo: chiunque può accedere ad una stanza e trovarsi a dialogare con persone famose.

Fin dal lancio nello scorso aprile la strategia di marketing è stata infatti attentamente pianificata dai 2 fondatori. Inizialmente gli inviti sono stati recapitati con il contagocce alle più note celebrità statunitensi, tipo Oprah Winfrey e Chris Rock. A loro volta le celebrità hanno invitato gli amici, creando così un nuovo social molto esclusivo.

1500 utenti, ma valutato 100 milioni di USD

La strategia ha funzionato a tal punto che nel maggio scorso, con soli 1500 utenti attivi, Clubhouse era già valutato 100 milioni di dollari.

Di invito in invito il nuovo social è arrivato anche in Italia poche settimane fa.
In clubhouse si può entrare, previo invito, anche dal proprio profilo Twitter o Instagram, ma non da Facebook. Nonostante la prima creatura di Zuckerberg vanti ancora 2,7 miliardi di utenti sembra ormai considerato antiquato e troppo nazionalpopolare.

Ancora non si sa quale modello di business l’applicazione adotterà in futuro, se entrerà la pubblicità può darsi che la barriera di ingresso dell’invito (e quindi di esclusività) potrebbe crollare.

Se invece dovesse restare così (ed in futuro ottenere donazioni dai follower direttamente per le stanze più seguite e popolari) la qualità rimarrebbe alta.

Al momento l’unica cosa certa è che la app ha attualmente 1,2 milioni di utenti attivi, che le grandi radio stanno valutando con attenzione e timore questo nuovo social e che anche Mark Zuckenberg ha ceduto al fascino di Clubhouse, partecipando a sorpresa ad una stanza.

 

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