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Home Politica

Chi non salta è comunista! Il classico che non passa mai di moda

di Niccolò Nesi
16 Novembre 2025
In Politica
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moda
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Ci sono dei classici che non passeranno mai di moda. Il panettone a Natale guardando Una Poltrona Per Due, i tormentoni reggeton spagnoleggianti in estate. E i comunisti. Se non ci fossero loro!

Aveva cominciato il Cavaliere anni fa, durante i suoi comizi elettorali quando tirò fuori una frase così semplice e vera che diventò un tormentone politico al pari di Despacito: Siete ancora e oggi, come sempre, dei poveri comunisti. Come dargli torto?

Siamo a Napoli, patria dell’improvvisazione, città natale di alcuni dei più grandi interpreti della canzone e del teatro italiano. È la fine del comizio del centro destra a favore del proprio candidato Cirielli alla Regione Campania. Dal pubblico, caloroso come sanno esserlo i napoletani al San Paolo (per me che sono antico, chiamarlo Maradona è complicato) parte un coro da stadio: chi non salta comunistà è!

Semplice, puro, diretto. Meloni, Salvini e Tajani si guardano tra loro e hanno cominciato a saltare, riuscendo a coinvolgere perfino Lupi. Pubblico in delirio.

Le reazioni della sinistra

Anche se sarebbe meglio scrivere che non sono reazioni della sinistra, ma dei comunisti. Perché solo se ti senti parte in causa, lesa e ferita nell’orgoglio e nell’intimo, hai una reazione. Quindi coloro che si professano con titoli pindarici e assolutamente distanti dalla realtà come liberali o democratici, e si sono sentiti offesi dal coro beh, sono come sempre, dei poveri comunisti.

E che argomento hanno tirato fuori per ribattere? La solita minestra riscaldata e allungata. Che ormai è più simile ad acqua sporca che altro. Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del PD ed europarlamentare è tornato anche lui sul classico: sembravano dei fascistelli in gita.

Mi scusi signor Ruotolo, ora se uno si professa non comunista, è automaticamente un fascistello? Mi faccia capire. In questa sua frase piccata e irosa c’è il riassunto di un’ideologia ben definita: noi siamo ancora comunisti e chi non la pensa come noi è un fascista. Alla faccia del liberale e democratico.

Applausi a Meloni & Co. perché con una cosa spontanea e semplice sono riusciti a farsi più pubblicità e risonanza mediatica che con migliaia di parole. Applausi alla sinistra, ai comunisti che, soffiando con forza sul fuoco del salto, ne hanno amplificato a dismisura la portata. Leggere i siti di informazione di sinistra (comunisti) grondanti disprezzo e livore… priceless!

Compagni comunisti, non vi amareggiate però. Se volete un posto sicuro, un luogo protetto, dove con la vostra tessera di partito riuscite sempre a trovare un lavoro o un incarico politico, venite nella Repubblica di Toscana.

 

Leggi anche: Toscana: La repubblica di Salò dei nuovi fascio-comunisti

Tags: COMUNISTAIN EVIDENZAMELONISALVINITAJANI
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