Cesare Battisti annuncia lo sciopero della fame. Ma chi se ne frega?

sciopero della fame

Marco Pannella aveva fatto dello sciopero della fame una sorta di fiore all’occhiello. I suoi digiuni sono stati numerosi e anche interminabili. Molti per ragioni condivisibili, altri no. Ma comunque per degli ideali in cui credeva.

Pannella è stato un politico diverso, ma sicuramente una persona per bene. E ogni volta che faceva uno sciopero della fame, era bene ascoltarlo.

Ma se sciopera Cesare Battisti, terrorista, assassino, latitante per anni… bhe chi se ne frega!

Rinchiuso nel carcere di Rossano in Calabria, è nel padiglione di massima sicurezza dedicato ai terroristi.

Ha dettato una lettera alla figlia per indirizzarla al Ministero della Giustizia: “Sono l’unico prigioniero estraneo al jihadismo che si ritrova in un padiglione di massima sicurezza riservato agli accusati di terrorismo islamico.”

E allora? Non sei lì per la tua religione. Sei lì perché sei un terrorista. Si chiama rischio imprenditoriale. Se facevi un altro mestiere, stai tranquillo che con i terroristi non ti ci mettevano. Sicuro.

Sono fisicamente e mentalmente provato, non mi resta che dichiarare lo sciopero della fame.”

Sono scelte private, magari ti fa pure bene. A noi onestamente ci lascia tiepidi il fatto che tu mangi o meno.

“Qui non c’è attività di riabilitazione o integrazione sociale; la struttura stessa è concepita al solo scopo di punizione, una vera e propria tomba dove nemmeno un prete osa entrare.”

Mi ripeto: nessuno ti ha obbligato a fare il terrorista. Nessuno ti ha pregato di assassinare le persone. Lo hai fatto? Male, sei un virus, ed giusto che tu sia trattato in questo modo.

Del resto, i virus vanno annientati.

 

Leggi anche: Draghi al capezzale del “malato d’Europa”

www.facebook.com/adhocnewsitalia

www.youtube.com/adhoc

Tweet di ‎@adhoc_news

SEGUICI SU GOOGLE NEWS: NEWS.GOOGLE.IT

Exit mobile version