Ceccherini l’ha sparata grossa 

Ceccherini l’ha sparata grossa

“Sappiate che il film della cinquina è più bello solo che non vincerà perché, forse, vinceranno gli ebrei. Quelli vincono sempre” – con queste parole Massimo Ceccherini aveva commentato la vigilia della consegna degli Oscar in una trasmissione televisiva.

Nello studio è calato il silenzio glaciale dell’uditorio e anche quello imbarazzante della conduttrice, Francesca Fialdini, la quale perde l’occasione di stigmatizzare parole dal chiaro sapore antisemita, in salsa complottista.

Se voleva essere una battuta, non ha fatto ridere nessuno

Anzi! Ma il sospetto è proprio quello che non volesse essere una battuta bensì qualcos’altro.

Gli ebrei “vincono sempre” secondo Ceccherini perchè l’eterno retropensiero è che essi governano tutto, compresa l’industria del cinema. Perciò il film “Zona d’Interesse” non ha vinto perchè è obiettivamente il film migliore, ma perchè qualcuno l’ha fatto vincere.

Un complotto giudeo-massonico-plutocratico in pieno stile, insomma, quello che avrebbe affossato Io Capitano di Garrone e di cui Ceccherini è sceneggiatore

Peccato che ebrei sono anche quelli che distribuiranno il film in America, e quindi il complotto ceccheriniano non regge. Ma nonostante l’evidente contraddizione, la tesi cospiratoria viene sussurrata e rilanciata poco dopo persino da Sabrina Ferilli.

L’Attrice romana rincara la dose e afferma “ se dovesse vincere l’Oscar la Zona di Interesse” so perchè vincerebbe, non certo perchè è un film migliore di Io Capitano”.

Dunque perchè? Sarebbe da chiedere all’attrice romana. Forse perchè sono ebrei? Ce lo spiegasse la Ferilli, perchè adesso siamo davvero curiosi!

E’ forse in possesso di informazioni top secret? Oppure sono parole in libertà dette tanto per dire e alimentare un pregiudizio?

Insomma, l’impressione è che siamo al delirio totale che maschera l’incapacità di reggere una sconfitta e che ha bisogno dell’eterno capro espiatorio.

E chi meglio della plutocrazia giudea può rappresentare la valvola di sfogo per frustrazioni grandi e piccole.
Storia vecchia ed evidentemente mai morta, nonostante le speranzose aspettative post belliche.

A nulla servono i tentativi di correggere il tiro da parte di Ceccherini il quale cerca di rettificare affermando che lui si riferiva alla tematica relativa all’Olocausto e non agli ebrei vivi. Quindi insomma, il problema sono gli ebrei morti.

Quelli tirano un sacco eh!!!

Non si sa se sia peggio la gaffe o la pezza che ha provato a mettere sopra e ben a ragione sono insorte le comunità ebraiche da Noemi Di Segni a Walter Megnaghi fino a Marco Carrai, Console onorario di Israele, che parla giustamente di parole indecenti.

Invece, tanto per cambiare, latitano le prese di posizione della sinistra culturale, istituzionale e politica. Non una parola da parte loro per censurare l’uscita malaugurata del comico fiorentino al quale, da canto nostro, consigliamo umilmente di ascoltare le parole della saggia moglie “se riesci a esprimerti meglio che stai zitto!”

Effettivamente la Sig. Ceccherini ha ragione da vendere, perchè in certi casi, il silenzio è d’oro, soprattutto quando non si sa di cosa si parla

Quando, occorrerebbe cautela con le parole

Perchè le parole sono spade affilatissime e maneggiarle con cura dovrebbe essere un “must” soprattutto se si gravita nel mondo della cultura, del cinema e della comunicazione in senso ampio.

Persino le virgole dovrebbero essere misurate e su certi temi non è ammesso lo scherzo o la licenza poetica. Certe parole diventano, appunto indecenti.
Indecenti e pericolose – aggiungiamo – perchè vanno a stratificare un antico pregiudizio che fu alla base di ogni complottismo antisemita a partire dai Protocolli dei Savi di Sion e che animarono il background ideologico delle persecuzioni nei confronti del popolo ebraico.

Evidentemente quel background è ancora ben vivo e vegeto !

Insomma, ciò che è accaduto non è un incidente di percorso. Al contrario, è una cosa grave e inaudita che testimonia – come se mai ve ne fosse bisogno – che l’antisemitismo in questo paese non è mai scomparso e che riguarda non solo il c.d. popolino, non solo le mansade di manifestanti che ogni giorno ormai sfilano per le strade sotto il suono di slogan demenziali e deliranti.

Esso riguarda anche gli strati alti dell’intellighentia intellettuale che dovrebbe in qualche modo porsi ad argine degli istinti di pancia

Ora, sappiamo che Ceccherini non è proprio il prototipo di quell’intellettualità che dovrebbe guidare le masse, ma è bene non dimenticare che le parole del comico “possono essere pronunciate” solo perchè a monte ci sono ricostruzioni martellanti di fatti non veri che vengono diffusi costantemente dai media con poco, talvolta nessun, contraddittorio.

Lecito chiedersi sin quando dovrà durare tutto ciò. E cosa si aspetti a porre un freno – magari legislativo – a questo veleno che oramai sta contagiando tante, troppe persone.

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