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Andria, Vincenza poteva essere salvata?

di Anastasia Agarla
4 Dicembre 2023
In Attualità
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fidanzata
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Andria, Vincenza poteva essere salvata?

Vincenza Angrisano è stata uccisa dal marito reo confesso Luigi Leonetti. L’ ennesima martire inascoltata di una piaga che quotidianamente miete vittime.

Pochi giorni prima la stessa donna sui social in occasione del 25 Novembre invitava le donne,le amiche a non tacere ad alzare la voce contro quei soprusi. I suoi post erano la confessione quotidiana di quei turbamenti che viveva in casa.

Tre giorni dopo sarebbe stata accoltellata in cucina dal marito

Vincenza voleva separarsi non sopportava più i continui controlli ed ingerenze del compagno e in una messaggio lasciato ad una amica la giovane mamma esternava il desiderio di voler rifarsi una vita , una nuova casa coi propri figli . Qualche giorno prima era dovuta ricorrere anche alle cure in pronto soccorso per delle percosse da parte del marito e come mai non si è proceduto ad una denuncia?

L’inaudita ferocia dell’ uomo si è scatenata nel tardo pomeriggio del 28 novembre con il brutale accoltellamento della 42enne con ferite mortali all’ addome e torace

Dopo aver compiuto questo atroce gesto dinanzi anche alla presenza in lacrime di uno dei due figli ha telefonato agli operatori del 118 dicendo di correre in quanto avrebbe accoltellato la moglie colto da un momento di raptus.

L’accesso al pronto soccorso avvenuto giorni prima per percosse avrebbe dovuto fare scattare quanto meno una segnalazione alle autorità competenti a tutela della donna ma purtroppo per questioni di iter burocratico e legale ( la segnalazione avviene per casi con prognosi superiori ai 40 giorni)non si è proceduto.

Altri due bambini innocenti si ritroveranno in tenera età ad aver perduto per sempre la loro mamma in un drammatico pomeriggio autunnale di novembre per mano dell’ altro genitore che avrebbe dovuto proteggerli e tutelarli.

Leggi anche: Giulia e i ricatti emotivi

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Tags: DONNEFEMMINICIDIOGENEREIN EVIDENZAVIOLENZA DOMESTICA
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