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Home Esteri

A proposito del nuovo Papa Yankee

di Francesco Terracciani
10 Maggio 2025
In Esteri
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A proposito del nuovo Papa Yankee
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A proposito del nuovo Papa Yankee

La Chiesa cattolica ha eletto un Papa che proviene dagli Stati Uniti, il primo in assoluto.

Come sono stati e come sono i rapporti fra Stati Uniti e Santa Sede?

Un po’ di storia

Gli Stati Uniti sono nati come paese puritano, e quindi apertamente anti-cattolico. Tuttavia, fin dai primi anni della loro esistenza, una delle preoccupazioni principali dei padri fondatori fu di non importare dal vecchio mondo le guerre e le persecuzioni religiose a cui si erano sottratti i passeggeri del Mayflower, i Pilgrim Fathers.

L’eredità più duratura di quella preoccupazione è il primo emendamento della Costituzione, ratificato nel 1791, che vieta ogni tipo di commistione tra politica e religione.

Ma i sentimenti anticattolici esistevano molto prima della nascita degli Stati Uniti e della loro Costituzione

La prima legge che bandiva i cattolici dalle cariche pubbliche, ne vietava il culto e perseguitava i loro sacerdoti fu approvata nel 1642 in Virginia, e poi estesa ad altre colonie.

Nel corso dell’800, e malgrado il primo emendamento, quell’ostilità conobbe momenti di aspra violenza, tra risse, aggressioni, distruzione di edifici di culto, fino alla creazione di chiassosi movimenti di un certo successo.

Il cuore WASP della nazione americana era talmente imbevuto di quell’ostilità che, perfino durante la Seconda Guerra mondiale, e poi di nuovo durante la campagna presidenziale del 1960, con l’elezione di John Kennedy, il primo Presidente cattolico, furono diffusi opuscoli e caricature in cui i cattolici erano rappresentati come la potenziale quinta colonna di un Papa smanioso di prendere il controllo degli Stati Uniti

Ancora nel 1984, la decisione del Presidente Ronald Reagan di stabilire relazioni diplomatiche con la Santa Sede incontrò una forte opposizione.

Da parte sua, la Chiesa non era meno ostile agli Stati Uniti, la cui crescita territoriale avvenne a scapito di potenze cattoliche, Francia, Spagna e Messico, con un tentativo, seppur fallito, di conquistare anche il Quebec a maggioranza cattolico. A questo aggiungo che i valori scolpiti nella Costituzione americana, a cominciare dalla libertà di coscienza, erano inconciliabilmente opposti a quelli difesi e propagati dalla Chiesa per secoli.

Alla fine dell’800, Leone XIII, oggi abbiamo Leone XIV, condannò ufficialmente la tendenza assimilazionista di molti vescovi americani, cioè la loro tendenza ad assorbire alcuni valori americani quali il pluralismo religioso o il principio della separazione tra Chiesa e Stato.

La posizione della Chiesa universale entrò molto spesso in conflitto con le politiche americane, interne e internazionali, per esempio, sulla questione della schiavitù, sulla guerra civile, sull’attivismo sindacale, sulla guerra contro la Spagna nel 1898 e sulla rivoluzione messicana

Come per molti altri paesi, il punto di svolta fu la Prima Guerra mondiale, quando la gerarchia locale fece prova di patriottismo incondizionato non appena gli Stati Uniti ebbero dichiarato guerra alla Germania, ma al prezzo di un raffreddamento dei rapporti con Roma.

Quel riallineamento non impedì tuttavia alla Chiesa di difendere gelosamente la propria autonomia nel corso degli anni successivi, prendendo di nuovo chiaramente le distanze da Washington in numerose occasioni. Come durante la guerra di Spagna, quando boicottò ogni tentativo di mediazione abbozzato da Theodore Roosevelt.

O durante la Seconda Guerra mondiale, quando contestò vivacemente l’alleanza con l’URSS

Negli anni successivi a quel conflitto, e nonostante il comune nemico nella guerra fredda, Pio XII non rinunciò a criticare l’American way of life, considerata spesso più “materialista” della Soviet way of life.

Le loro posizioni divergerono ancora sulla guerra in Vietnam, sulla Ostpolitik vaticana, sulla corsa agli armamenti e, naturalmente, sulle guerre del Golfo del 1991 e del 2003.

Insomma, gli Stati Uniti e la Santa Sede si sono trovati molto raramente a percorrere la stessa strada, e quando hanno condiviso gli stessi nemici, la lotta contro di essi non perseguiva gli stessi scopi. Ancora oggi, per quanto riguarda Israele, la “Palestina”, l’Europa e l’America Latina, la Cina, l’Estremo Oriente, il subcontinente indiano, la Russia e l’Africa, le strategie e le finalità della Chiesa cattolica e degli Stati Uniti sono profondamente diverse.

Inoltre, le loro opinioni divergono su alcuni scottanti temi di politica interna americana, come l’immigrazione, l’istruzione, la pena di morte, il controllo delle armi e l’aborto

Almeno fino alla sentenza della SCOTUS del 2022 che ha annullato la Roe vs Wade.

Insomma, Stati Uniti e Santa Sede non sempre vanno d’accordo.

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Tags: IN EVIDENZALEONE XIVSanta sedeSTATI UNITIVATICANO
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