Oltre le illusioni: il realismo che governa la politica globale
Il mondo nel quale viviamo, quello reale, vede gli Stati come organismi che hanno bisogno di spazio vitale, fatto di territorio fisico e risorse di varia natura, per poter mantenere prospettive di sviluppo.
La politica internazionale si basa soprattutto su rapporti di forza per il controllo di quegli spazi e quelle risorse
Questo è, di fatto, una forma di darwinismo sociale, gli Stati sono gli attori principali, e sono in perenne conflitto in un sistema in cui il successo di uno mette a rischio la sopravvivenza di un altro.
La visione della politica internazionale impone che i rapporti tra gli Stati siano un gioco a somma zero, quindi la vittoria di uno Stato equivale sempre alla sconfitta dell’altro, in cui conta soprattutto il tentativo di affermare la propria egemonia, e in cui la competizione vale più della cooperazione
Nel mondo di oggi, che vi piaccia o no, lo spazio conta più delle idee e la politica internazionale è un amara ma inevitabile lotta a somma zero tra chi ha e chi non ha.
In soldoni, il mondo di oggi riflette una visione realista delle relazioni internazionali, dove il potere, militare, economico, politico, è il fattore determinante nelle interazioni tra Stati, spesso a scapito del cosiddetto diritto internazionale, regole, diritti umani e via discorrendo.
E dove gli interessi dominano su qualsiasi altro fattore.
Perché le potenze agiscono in base ai propri interessi, non in base al diritto internazionale
Se i miei interessi sono minacciati, o non coincidono con le regole internazionali, me ne sbatto del diritto internazionale, dei diritti umani o della sovranità di questo o di quel paese.
E noi occidentali, noi “difensori delle regole internazionali”, noi “difensori dei diritti umani”, ne sappiamo qualcosa
Quando abbiamo visto i nostri interessi minacciati o non coincidenti con le regole, non ci abbiamo pensato su due volte prima di violarle queste regole.
Non sarà bello, non sarà giusto, ma e’ questo il mondo nel quale viviamo e in questo mondo dobbiamo confrontarci.
Si deve avere una visione realista della politica internazionale, dobbiamo vedere il mondo così com’e’ e non come vorremmo che fosse
Non piangiamoci addosso come bambini capricciosi e attrezziamoci invece.

