Sanità, fondi record dal Governo Meloni: ma la Toscana di Giani, sempre in deficit e con servizi peggiori, saprà gestirli questa volta?
La propaganda del PD sulla sanità finisce qui
Il Governo Meloni ha stanziato per il 2026 oltre 7 miliardi di euro in più per il Fondo Sanitario Nazionale, che raggiungerà la cifra record di 143,1 miliardi. Un risultato che rappresenta un impegno concreto e senza precedenti per la tutela della salute pubblica, frutto di una scelta politica chiara: rafforzare il sistema sanitario nazionale, dopo anni in cui le risorse erano rimaste ferme o addirittura in calo.
Si tratta di uno sforzo notevole, che va riconosciuto come uno dei risultati più significativi del Governo guidato da Giorgia Meloni
Mai, negli ultimi anni, erano state destinate risorse così consistenti alla sanità. Un impegno che dovrebbe tradursi in più servizi, meno liste d’attesa e maggiori investimenti negli ospedali di tutta Italia, compresa la Toscana.
Ed è proprio qui che emerge la contraddizione più evidente
Nonostante i fondi statali in crescita e un flusso costante di risorse destinate alla Regione, la Toscana governata da Eugenio Giani continua a registrare bilanci in rosso, con perdite delle ASL che nel 2024 hanno sfiorato i 200 milioni di euro. A questo si aggiunge una gestione inefficiente che da anni mostra le sue criticità: reparti sotto organico, pronto soccorso sovraccarichi e liste d’attesa ancora troppo lunghe.
Mentre il Governo centrale fa la sua parte, investendo e garantendo risorse record, la Regione sembra incapace di tradurre questi stanziamenti in servizi migliori per i cittadini.
Una situazione che solleva interrogativi sulla reale capacità amministrativa del centrosinistra toscano, che continua ad accumulare debiti e a offrire una qualità sanitaria sempre più bassa rispetto alle risorse disponibili
In sintesi, lo Stato mette i soldi — più di quanto la stessa opposizione avesse mai chiesto — ma la Toscana, anziché migliorare, fatica a gestirli.
È il segno di una distanza evidente tra l’efficacia delle politiche nazionali e l’inefficienza di una Regione che, pur ricevendo di più, continua a dare ai cittadini sempre di meno
Vedremo se il governatore Giani con il suo nuovo assetto riuscirà in una gestione ottimale o continuerà con le solite inefficienze.

