MACRON, UNO STATISTA AL CONTRARIO, CON TROPPI TIFOSI DALLE NOSTRE PARTI
Per la terza volta negli ultimi due anni, la Francia rimane senza Governo, a causa dell’empasse istituzionale creata dalle scelte sconsiderate di Emmanuel Macron, che si ostina a rimanere in carica, nonostante possa godere di un maggior numero di sostenitori nel nostro Paese che a casa propria
Tanti Macroniani d’Italia, nonostante la Francia sia in balìa di una crisi istituzionale, finanziaria ed economica, che l’ha portata sul baratro del default. Tifosi accecati che hanno posto su di un piedistallo un politico piccolo piccolo, le cui scelte hanno portato alla situazione odierna, a cominciare dall’assurda decisione di sciogliere l’Assemblea Nazionale all’indomani della sonora sconfitta alle Europee, creando “il fronte del tutti uniti contro”, nel quale ha imbarcato alcuni dei peggiori post-comunisti europei.
Un presidente francese tanto amato dalle nostre parti, soprattutto nelle aree politiche centrali e tra coloro che si definiscono “non di sinistra”, ma che sempre con la sinistra stanno, nonostante le uscite iperboliche in politica estera, utilizzate come arma di distrazione di massa per distogliere l’attenzione sulla grave crisi politica e sociale interna
Un riferimento per i “populisti dell’antipolulismo” italiani, che venerano un personaggio politico qualitativamente pessimo, il cui ego sconsiderato sia fonte di instabilità per l’intera Unione, con il rischio che la crisi economica transalpina possa essere fonte di contagio anche per il nostro Paese.
Un personaggio sopravvalutato fin dalla sua comparsa sulla scena politica, le cui capacità lo riducono ad una brutta copia di un Giuseppe Conte qualsiasi, con una erre moscia in più ed una pochette sulla giacca in meno
E nonostante i risultati disastrosi siano sotto.fli occhi di tutti, il provincialismo insito nell’animo di molti nostri connazionali, gli consente di avere ancora credito. Nel nostro Paese, non certo a Parigi dove domani certo non si divertiranno molto.
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