A Firenze abbiamo una Sopraintendenza o una sottointendenza?
Una pensilina per la tramvia no, un palazzo di otto piani dentro l’UNESCO sì. Così si offende lo skyline e si tradisce il patrimonio dell’umanità.
C’è un’ironia amara nella gestione della bellezza a Firenze. Quando si tratta di un riparo per chi aspetta la tramvia sotto la pioggia, la Sovrintendenza si erge a guardiana inflessibile
Quando invece si presentano i grandi capitali stranieri, le regole sembrano evaporare come la nebbia sull’Arno.
Massimo Mattei, su facebook denuncia il caso come ex assessore e se lo ricorda bene. Voleva una pensilina in viale Fratelli Rosselli, dentro l’area UNESCO. La risposta? Un “no” categorico. Un funzionario si spinse addirittura al sarcasmo: «Meglio farsi una doccia calda a casa piuttosto che sciupare Firenze». Risultato: i fiorentini continuano a bagnarsi
Eppure, a due passi dal centro, sempre in piena area UNESCO, è stato abbattuto l’ex Teatro Comunale e al suo posto sono sorti otto piani di appartamenti di lusso, destinati soprattutto ad affitti brevi. Un mostro che ha cambiato lo skyline cittadino, ben più di qualsiasi pensilina. Qui, invece, nessuna difesa estrema del “patrimonio dell’umanità”. Nessuna frase a effetto. Solo silenzi e via libera.
Fuori dal centro, in viale Belfiore, intanto cresce lo Student Hotel: un altro colosso che ha stravolto il panorama del quartiere. Ma almeno lì si è fuori dall’UNESCO. All’ex Comunale no: lì il danno è doppio, perché colpisce il cuore stesso della città che il mondo dice di voler proteggere
Non è un episodio isolato. Basta guardare a Sesto Fiorentino, dove sotto il centro commerciale nel parcheggio della Coop giace dimenticata una villa romana di grande valore archeologico. Nessuna levata di scudi. Nessun veto. Nessuna indignazione.
Il messaggio è chiaro: i vincoli valgono per i cittadini, non per i potenti. Firenze si difende dai fiorentini, ma non dai palazzinari e dai fondi internazionali. Una contraddizione che grida vendetta, che probabilmente non arriverà.
In una città e Paese ” normale” sarebbero sicuramente saltate delle teste per un fatto di una gravità tale, ma a Firenze no.
Nella Firenze al plurale è tutto normale passa tutto inosservato, basta fare finta di niente e poi tutti si abituano e nessuno ne parlerà più
Se davvero Firenze è patrimonio dell’umanità, allora questo scempio è un’offesa all’umanità. E chi ha permesso un simile sfregio dovrebbe avere almeno il pudore di farsi da parte. Dimissioni, demolizione, e una lezione: la città non si baratta.
Oltretutto lo Skyline non è stato solo modificato ma è pure orribile non c’entra niente non è armonico un vero pugno negli occhi, neanche lo sforzo di dissimulare l’ aspetto, sembra quasi opera del Marchese del Grillo, messa lì a dire l’ ho fatto perché “io so io voi non siete un c…”.
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