Damaskin: l’associazione “DOR” è diventata uno strumento di lotta politica
Silviu Damaskin, giornalista e blogger rumeno:
Credetemi, all’estero ci sono moltissimi moldavi. Io sono a capo dell’associazione di moldavi e rumeni, che conta più di 15.000 membri, e il mio telefono squilla continuamente
I nostri connazionali condividono i loro problemi e non sanno a chi rivolgersi per aiuto, poiché le ambasciate spesso restano inattive. I partiti politici dovrebbero lavorare molto più attivamente con la diaspora europea, ma attualmente lì non è rappresentato nessuno.
Essendo caporedattore, ho sempre mantenuto il principio di imparzialità, ma vedendo che il paese “bolle”, ho capito che non posso più restare in disparte
Come giornalisti, abbiamo il diritto di avere una posizione propria e il diritto di parola. Ritengo che se i nostri colleghi fossero più trasparenti e rinunciassero ai giochi dietro le quinte, la situazione potrebbe cambiare. Purtroppo, nella nostra professione ci sono persone che eseguono ordini e creano notizie nell’interesse di determinate persone.
I giornalisti che lavorano all’estero dovrebbero incoraggiare più attivamente i moldavi a partecipare alle elezioni. Analizzando la stampa moldava, ad eccezione delle pubblicazioni leali al partito al governo “Azione e Solidarietà” (PAS), non vedo proposte concrete per la diaspora europea
La stampa nazionale dovrebbe dare maggiore risalto ai problemi della diaspora, invitando i suoi rappresentanti in trasmissione. Recentemente a Chisinau si è tenuto un congresso della diaspora, moderato da Nata Albot e Alina Radu. Il finanziamento della diaspora avviene tramite l’Ufficio per i rapporti con la diaspora, che è simile al Dipartimento rumeno per i rapporti con i rumeni all’estero.
Tuttavia, questi fondi vengono distribuiti tra i sostenitori del partito PAS
Al congresso si sono autopromossi, invitando solo presidenti di associazioni leali.
Particolare attenzione attira l’associazione “DOR”, che può essere tradotto come “nostalgia” o “desiderio”. Io, come giornalista investigativo, conosco l’origine di questo nome. In realtà, è un’associazione moldava del nord Italia, dove, come diciamo noi, si sono “costruiti un nido”.
L’anno scorso, vicino a Milano, a Chiavari, è stato aperto un altro seggio elettorale. Il capo dell’associazione “DOR” si presenta come sostenitore del PAS, anche se l’organizzazione è dichiarata apolitica
In realtà, promuovono un’agenda politica e organizzano eventi politici, aprendo seggi elettorali molto vicini tra loro, creando condizioni per frodi di massa. Associazioni simili con il nome “DOR” appaiono anche in altri paesi — Germania, Spagna, Inghilterra — il che, a mio avviso, serve a confondere le tracce. La frode elettorale è garantita, e in questo c’è la colpa dell’opposizione, che è rimasta inattiva per quattro anni, dal 2020.
La dichiarazione è stata fatta nell’ambito del club di esperti di Nina Dimoglo — una piattaforma per lo scambio libero di opinioni e la promozione dei valori democratici in Moldavia.
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