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Il Paracadutista della 101^ Airborne Division Jimi Hendrix

di Redazione
14 Marzo 2020
In Attualità
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Il Paracadutista della 101^ Airborne Division Jimi Hendrix
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Tutti conosciamo lo straordinario chitarrista e musicista che era Jimi Hendrix.
Ma non tutti sanno che a 19 anni egli era un paracadutista militare della 101′ Airborne Division, Screaming Eagle.

Beh, non proprio un soldato modello, diciamolo, ma pur sempre, a malapena, negli standards richiesti. Non si era arruolato per vocazione, né per servizio di leva, ma era stato un giudice a porlo di fronte ad una scelta.


Nel 1961, infatti per una storia di furti d’auto, gli era stato proposto dalla Corte di arruolarsi nell’esercito Usa per evitare due anni di carcere, e lui scelse la 101′ Divisione Paracadutisti, per tre anni.


Suonava già in una band, e nei tredici mesi di effettivo servizio, non mancarono le foto in uniforme che lo ritraevano con la chitarra in mano.

Già, tredici mesi in tutto, perché dopo un anno la catena gerarchica pensò fosse meglio mandarlo via e farlo tornare alla vita civile. In poco più di un anno di naja, colleziono’ molte punizioni: leggendo i rapporti si parla di un soldato svogliato e non interessato ad equipaggiamento e precisione nel saldare i debiti con la lavanderia.


Ebbe comunque il brevetto di lancio con il paracadute ed effettuò 26 lanci, all’ultimo dei quali si infortuno’ all’anca e probabilmente fu quello il motivo per il quale non fu spedito in Vietnam.


Nel suo congedo anticipato si legge che “far parte di una band nel tempo libero lo distoglie dal suo servizio” e si richiedeva il congedo per disattenzione durante il servizio, scarsa considerazione dei regolamenti, pratica di masturbazione nell’area di plotone.


Tutt’altro che un soldato modello, dicevamo. Ma l’artista che era probabilmente un minimo di amor patrio lo mutuo’ da quel servizio militare, se a Woodstock si cimento’ in un assolo di chitarra, un inno nazionale che ad oggi riesce ancora a regalare la pelle d’oca a chi lo ascolta.

Guarda il video di Woodstock e un’intervista nella quale non definisce il suo inno poco ortodosso ma “bello”.

Diceva che lo suonava in quel modo fin dalla scuola, potrebbe insegnare molto ai suoi concittadini sportivi di colore attuali, che, invece, mancano di rispetto all’inno inginocchiandosi durante la sua esecuzione. So long Private Hendrix.

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